Vendevo caramelle”. E’ la storia biografica di Cosimo Burgo (nella foto), partito da Mesagne con la classica valigia di cartone e diventato affermato editore grazie alla sua forza di volontà. 82 anni, portati molto bene, mesagnese trapiantato a Bergamo, è tornato in questi giorni a Mesagne per la Festa Patronale, per trovare la sorella Emma e la nipote Fiorella, gli amici di un tempo, Benito Stefano, “per camminare sulle chianche del centro storico”. Abbiamo letto la bozza ed abbiamo toccato con mano l’umiltà e il sacrificio, le sofferenze, la miseria più assoluta, l’umiliazione di vedersi rifiutato la spesa da Ninu di Cutrina per un debito diventato troppo alto; la drammaticità della fame, ma anche la generosità dei giovani del sud nel dopoguerra.
Quarto di cinque figli, vivevano in un piccolo monolocale di appena m. 6,5 per 7 metri. I tre fratelli prima di lui, Nino, Emma e Nuccio, non avevano frequentato nemmeno la prima elementare. La mancanza di lavoro per papà Pietro, mamma Giuseppina che si inventava di tutto per garantire un minimo di sopravvivenza alla famiglia.
Che Cosimo avesse una grande volontà di affermarsi la si notò subito quando, all’insaputa dei genitori, si scrisse per frequentare la scuola elementare. Aveva già capito che la scuola sarebbe stata fondamentale per affermarsi. Ricorda la mano tesagli dagli insegnanti: il burbero Cosimo Guarini e il più disponibile Antonio Scalera.
La sua grande generosità, dicevamo. Doveva, voleva aiutare la mamma e la famiglia che viveva nella miseria più assoluta. E a soli 8 anni si inventò venditore di caramelle, le “mentaghiaccio”. I primi guadagni: 150 lire, una cifra in quel tempo. Riuscì a pagare i debiti di famiglia.
Poi l’ascesa: il lavoro allo stabilimento vinicolo Pozzi.
Poi il dramma: la morte di mamma Giuseppina per una caduta da una scala, la perdita del posto di lavoro, la decisione di partire per il nord.
Il primo lavoro di verniciatore. L‘annuncio della Garzanti sul Corriere della Sera gli aprì la strada; un lavoro che dava buoni risultati e ottimi guadagni. Non dimenticherà mai di essere partito dal baso quando instaurerà con i suoi dipendenti rapporti basati sulla solidarietà.
Raggiunse il grande sogno: fondare la casa editrice Burgo.
Premi e riconoscimenti pubblici per la sua prima opera edita Burgo su Paolo I; I misteri di Bergamo; Papa Roncalli, ecc. L’incontro con Gino Argentieri, allora vice sindaco di Mesagne, e la pubblicazione del libro “Soggetto di un’altra storia” sul Maresciallo d’Italia Giovanni Messe.
Dopo 30 anni ha passato il testimone al figlio Simone.
Ha avuto il coraggio di non omettere nulla; le sue numerose storie d’amore; la travolgente passione per una 38enne bellissima signora di 38 anni, lui poco più che ventenne, di elevato ceto sociale. Ha scritto tutto. Senza omettere nulla: la povertà, l’adolescenza, l’agiatezza ed i successi ottenuti prima come agente della Garzanti e poi come Editore, la sua nuova compagna Maddalena.
La sua storia racconta che nulla è impossibile nella vita quando c’è grande forza di volontà. Una storia bellissima, di quelle che non esistono più, da film Luce in bianco nero. Perché sia di monito ai nostri giovani.
Per restare aggiornato seguici e metti “Mi piace” sulla
nostra pagina facebook, pubblicheremo al più presto tutti gli aggiornamenti in
merito. Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/mesagnesera/
Widget not in any sidebars
Widget not in any sidebars
Widget not in any sidebars