I LETTORI CI SCRIVONO Volevo giusto segnalare e mettere al corrente i miei concittadini (perché non capiti a loro quello che è successo alla sottoscritta) di quanto accadutomi nei giorni scorsi, in pieno blocco di ogni attività, ma evidentemente con un’agenda fitta – per qualcuno – di cose da fare. Vedo, insomma, due vigili urbani vicino al mio domicilio e uno di loro stava multando la mia auto, chiedo spiegazioni, ma non ricevo risposta, né salutano (in servizio non si saluta e ci si gira di spalle?) e non mi fanno neanche parlare.
Vicino alla mia abitazione, c’è uno stallo per handicap perché in famiglia c’è un componente, che ha una patologia cronica grave, patologia che per la commissione medica addetta non c’è più (talvolta la medicina fa miracoli), ma che comunque determina ricoveri e cure mediche continue. Il miracolo compito dalla Commissione ha avuto come logica conseguenza che si perdesse il diritto allo stallo e questo è comunicato all’ufficio comunale competente da un bel po’ di tempo. Credevamo di stare a posto. Poi, invece, si scopre una catena di inefficienze tra vari uffici comunali.
Ancora con multa e conto corrente allegato in mano, mi metto a fare un giro di telefonate ai vari uffici per capire cosa fosse successo. Nel giro, ovviamente, anche la tefonata ai vigili urbani ma – non vorrei annoiare nessuno -, non se ne cava un ragno dal buco.
La faccio breve: multa perché occupavo uno stallo per handicap (quello che era del mio familiare), punti tolti sulla patente e poi bisogna stare attenti perché qualcuno non vada a occupare lo spazio vicino casa mia e riceva una multa, addossando responsabilità morali (ovviamente) alla mia famiglia, col pericolo di qualche ritorsione.
Ironia della sorte. In questi giorni, giustamente, da un lato si toglie la tassa per i parcheggi su strisce blu e dall’altro si infierisce su chi credeva di essere in regola.
Faccio una riflessione, ma non sarebbe bene sburocratizzare e rendere più efficienti gli uffici? E non sarebbe utile dare degli input alla polizia locale per ascoltare le ragioni (non tanto, ma il minimo indispensabile) di una cittadina (non mi hanno dato neanche il tempo di proferire una parola eppure anche sui verbali delle multe è lasciato uno spazio alle dichiarazioni di chi avrebbe torto)?
Ho voluto far conoscere queste assurdità ai cittadini tramite altri organi, visto che mi è stata negato di farlo a chi in primis doveva ascoltarci. Siamo stanchi di pagare per le inefficienze di altri; ma mi chiedo in un periodo così tragico si ha il tempo per queste cose? Io intanto ho pagato la multa, mi sono stati tolti i punti dalla patente che è strumento indispensabile perché io vada al lavoro e poi – ricordando l’antico detto giuridico che consiglia anche a chi ha ragione di pagare e poi di chiedere i soldi indietro – ho scritto queste righe. Insomma, prima ho pagato e poi parlo, convinta che almeno i miei concittadini mi presteranno quell’attenzione, che altri non hanno saputo o voluto accordarmi.
Vi racconto questa assurdità
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