Oggi la ditta incaricata dal Comune ha provveduto a tagliare una delle due vecchie querce situate su via Guglielmo Marconi, angolo via Boemondo Normanno. Nei prossimi giorni diventerà legna da ardere anche l’altra quercia.
Le due maestose piante furono poste a dimora nel 1930 quando nell’allora area Scarano fu realizzata la villa comunale. La ditta, proveniente da Modugno (Bari) provvederà, inoltre, alla potatura di quello che è rimasto dell’apparato arboreo della villa. Infatti sono oltre 90 gli alberi che ultimamente sono stati estirpati senza essere sostituiti. Di questi, in verità, dieci palme sono state “condannate” dal punteruolo rosso contro il quale era obiettivamente difficile trovare un rimedio. Le altre, invece, sono state “condannate” dall’uomo o, più precisamente, dall’Amministrazione comunale che quando ha dato il via ai lavori di pavimentazione della villa comunale non ha provveduto a proteggere le piante. Sono state istallate numerose panchine, molte in più di quanto ce n’erano prima dei lavori: ma sono stati tolti gli alberi che dovevano dare l’ombra con il risultato che in estate le panchine rischiano di restare desolatamente vuote sotto il sole cocente. Nelle aiuole che resteranno vuote non potranno essere piantumati altri alberi perché è rimasto sepolto l’intero apparato radicale. Per rimpiazzarle bisognerà rompere di qualche metro la pavimentazione. Quando non c’è programmazione nel senso che non si prevede di rivedere l’apparato arboreo di pari passo con la pavimentazione, succede anche questo.
Villa comunale. Addio vecchie querce
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Che peccato! Qualcosa è successo indubbiamente, ma lavori a parte, come mai è appassita del tutto anche una quercia davanti al Golden bar e una più su sulla stessa via andando per la stazione? Credo che sia urgente ripristinare e aggiungere altro verde ,anche nelle aiuole ormai scarne……prima che l’ombra sia un privilegio solo dei nostri nipoti tra altri 80 anni!
Lo scandalo è che a Mesagne in pratica non è rimasto più un’ albero..diciamo la verità. Via Marconi, via Materdona un tempo rigogliose di alberi, sono diventate strade son stati tutti completamente rasi a zero perché a qualcuno dava fastidio il dissestamento della pavimentazione..non ne son sicuro ma presumo sia stato quello il principale problema per sentito dire. E teniamoci le nostre strade deserte, bruciate dal sole estivo, a differenza di tante altre città e paesi, siamo una città fatta all’ 80% da asfalto e cemento..il verde va salvaguardato a discapito anche di interessi dei privati. In due parole :… Leggi di più »