La farsa della crisi politica a Mesagne non potrà mai offuscare le infinite mancanze di questa Amministrazione comunale, che in attesa di risolvere i problemi della spartizione delle poltrone assessorili ed in attesa che il Sindaco decida cosa fare, trascura i problemi dei mesagnesi.
Perso infatti il Tribunale civile e penale, che tra pochi mesi vedrà i propri uffici trasferiti a Brindisi, al nostro Sindaco passa inosservata anche la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace.
La sua indifferenza unitamente a quella degli Assessori e dei Consiglieri di maggioranza, avrà come naturale conseguenza un maggiore disagio per i cittadini mesagnesi, costretti, anche per le cause minori, a recarsi a Brindisi.
E dire che molto spesso è stato chiesto al Sindaco, e non solo, di intervenire sulla vicenda.
Difatti, mentre per la chiusura del Tribunale poco poteva essere fatto, la legge di riordino degli uffici giudiziari consente ai Comuni sede di Ufficio del Giudice di Pace, di organizzarsi in proprio, al fine di garantire la permanenza di tali uffici in accordo con i Comuni del circondario.
Tale soluzione sarebbe stata per Mesagne facilitata dalla circostanza che, con il trasferimento del Tribunale, avremmo avuto a disposizione quella sede per gli uffici del Giudice di Pace, che si sarebbero potuti gestire con l’accordo ed il sostegno dei Comuni del circondario, i quali avrebbero certamente di buon grado gradito il mantenimento della sede a Mesagne. Ma tant’è!
Anche quest’ennesima desolante vicenda ci ricorda l’abitudine ormai acquisita di essere amministrati in modo superficiale, senza nemmeno la parvenza di una buona amministrazione, progettuale, attrattiva e partecipativa.
Speriamo che il Sindaco e la sua Giunta, al di là delle risibili e pittoresche dichiarazioni di questi giorni rilasciate da alcuni assessori, si rendano conto che la partita è davvero finita e trasformino le dimissioni farsa in dimissioni reali. Firmato la segreteria del Pdl.