“Perché l’ex piazza Commestibili non è proprietà dei ristoratori del centro storico”. E’ per questo motivo che l’edizione 2015 della festa del carciofo non si farà. L’Amministrazione comunale aveva proposto che all’iniziativa partecipassero tutti i ristoratori mesagnesi disponibili. Il direttivo dell’associazione “Ristoratori Riunti” aveva preteso, però, che i propri soci pagassero un ticket inferiore a quello che avrebbero pagato gli altri colleghi che non fanno parte dell’associazione. Una pretesa che l’assessore alle Attività Produttive, Giorgio La Sala ha ritenuto incomprensibile. A questo punto ha deciso di avviare una due giorni di approfondimento sul carciofo brindisino che si terrà domani sera all’auditorim del castello e giovedì, con la presenza di molti esperti universitari provenienti da tutta la regione. Da aggiungere una nota: le spese per le due iniziative sono largamente inferiori da quanto si sarebbe speso per organizzare la sagra in piazza Commestibili. Come dire: “Gli organizzatori delle varie sagre che si tengono in città non possono pretendere di organizzarle con i soldi del Comune”.
Perché non si è fatta la festa del carciofo
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E’ guerra tra fruttivendoli
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