Il mesagnese Sergio Bellanova (nella foto), 50 anni, da un quarto di secolo appuntato scelto dei carabinieri, fa parte dei “Caschi blu della Cultura”, la Task Force “Unite4Heritage” voluta dal Ministro Franceschini. Lo abbiamo incontrato in giro in bicicletta assieme al figlio Lorenzo (13 anni) nel Centro storico di Mesagne. Figlio del prof. Antonio Bellanova, storico docente di arte nelle scuole superiori, Sergio dopo la maturità al liceo artistico e il master di archeologia subacquea, si arruolò nei carabinieri. Lavora a Roma, vive a Colleferro (Roma), assieme alla moglie e ai figli Lorenzo ed Emanuele di 18 anni. Prima di arruolarsi nell’Arma, Sergio che faceva il subacqueo, e partecipò alla missione per il recupero dei celebri Bronzi di Brindisi.
“Siamo in 25 tra architetti e archeologi, e in occasione del terremoto che sconvolse l’Italia centrale siamo intervenuti nel Lazio, Marche ed Abruzzo per salvaguardare tutti i beni culturali, architettonici, librari, ecc. mettendoli in sicurezza in appositi depositi delle sovrintendenze del luogo”. Nelle zone terremotate i “Caschi Blu” hanno recuperato circa 27mila opere da case private, musei e chiese, tra Amatrice, Accumoli, ecc. “in un panorama completamente devastato”, ricorda ancora turbato. “Il recupero sarà molto difficile ma la Sovrintendenza e l’Unità di manovra istituita dal ministro Franceschini cercherà di fare il possibile”. I “Caschi blu della Cultura” hanno una specificità che non si trova altrove. Un esempio? Il recupero di oltre un milione e centomila reperti rubati.
A fine dicembre 2017 Sergio partirà per l’Iraq, zona Musl, nelle aree violate dai terroristi, per aiutare quelle popolazioni a monitorare tutta la parte archeologica e architettonica della zona. “Colpire un monumento è un crimine di guerra – dice -. Si tratta di un’operazione che rappresenta un salto di qualità non solo culturale ma anche politico. è una iniziativa che apre un nuovo capitolo della lotta al terrorismo che ha paura della storia e dei simboli. Il nostro gruppo di pronto intervento, composto da personale specializzato civile e carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, avrà diversi compiti: valutare i rischi e quantificare i danni al patrimonio culturale, ideare piani d’azione, formare personale nazionale locale, fornire assistenza al trasferimento di oggetti in rifugi di sicurezza e rafforzare la lotta contro il saccheggio e il traffico illecito di reperti”. La Task Force italiana, la prima in assoluto, rappresenta un pezzo italiano della lotta al terrorismo. La pulizia culturale dell’Isis in Medio Oriente, attraverso le persecuzioni delle minoranze cristiane, ma anche prendendo sempre più come bersaglio il patrimonio artistico.
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