Luca Secci (nella foto) in arte Jack Lucas, prima di partire per Bitonto, è venuto a trovarci a Lab Creation per raccontarci come sono andati i fatti. Abbiamo scritto della “preziosa” borsa che gli era stata rubata dall’auto e il suo ritrovamento la mattina di domenica, appesa alla finestra dell’abitazione dove era ospite. “La sera quando ha sporto denuncia, mentre tornavo dal Commissariato di Polizia, un’amica mi ha chiamato per invitarmi ad andare ad un bar dove mi aspettavano alcuni amici che mi conoscono, mi vogliono bene e che volevano aiutarmi”, dice. “Tanti mesagnesi mi vogliono bene e si sono impegnati a recuperare il mio materiale”. Jack era speranzoso “ma non fiducioso”, aggiunge. Due mattine dopo la mamma di Giovanni (l’amico che lo aveva ospite) aprendo la finestra ha visto la borsa appesa al cancello. “Entusiasta ho subito richiamato i miei amici e sono tornato in Commissariato per comunicare il ritrovamento della borsa”. “Tutto quanto è stato scritto su questa vicenda è solo frutto di fantasia – dice amareggiato -. Ma quale manovra pubblicitaria: non ho fatto pubblicità mentre giravo il film, né mi serve perché non andrà nelle sale per cui non è previsto alcun incasso”. Adesso Jack è un fiume in piena. “La gente di Mesagne che mi vuole bene mi ha aiutato a ritrovare la mia roba. Questa città mi ha dimostrato una grande manifestazione di affetto”. Dalla borsa ritrovata mancavano piccole cose, il contante l’equivalente a 300 euro in monete albanese. Poca cosa.
Luca Secci, milanese di nascita, è un oriundo, mezzo spagnolo, francese ed ebraico. “Il mio è stato un momento di rabbia e sono rimasto male per le menzogne che sono state scritte. Aver lasciato la borsa in auto, lo riconosco, è stata una mia leggerezza. Ma so farmi voler bene perché sono come sono. E lo dico senza falsa modestia perché la modestia la lascio ai modesti. Chi mi conosce mi vuole bene. Io stesso ho difeso Mesagne da chi ha scritto sui social che bisogna vergognarsi”.
Oggi Jack è a Bitonto. ma prima di partire ha parlato con l’assessore alla Cultura del Comune di Mesagne Marco Calò al quale ha proposto di portare a Mesagne per la prossima estate la 10^ edizione del Festival Internazionale sull’horror che lo scorso anno si è tenuto a Torino. “Il mio socio a Roma ha preso i diritti per l’Horror Fantasy Film Festival. Se la Giunta lo vuole lo potrei fare in estate a luglio a Mesagne. Diversamente mi sposterò in un altro Comune. Si tratta di una serie di proiezioni e fantasy provenienti da tutto il mondo con ospiti internazionali tra cui il padrino del festival Robert Englund. Sono previsti 5 giorni di proiezioni più 2 giorni per la preparazione di pellicole provenienti da tutto il mondo che possiamo fare all’aperto nel centro storico”.
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Il film horror è stato fatto con tutti i commenti fatti dai tanti patrioti mesagnesi attaccabrighe di cui, onestamente, ne avremmo fatto a meno da tempo se è per questo…
Tra tutti il campione penso sia stato quello che ha scritto …vattene dal mio paese… e no, non risulta a nessuno che il paese sia suo: lo hanno insegnato male.
E come se nessuno gli abbia domandato quanto è gradito il suo essere padrone di casa…