Alla fine si è arreso. L’ultima volta che ci siamo visti mi aveva detto che era in attesa di tornare a Pavia, mi spiegò da medico la sua malattia, mi parlò dei figli. Poi da nostri comuni parenti avevo saputo che si era nuovamente ricoverato per continuare a combattere la sua lunga e difficile battaglia contro la malattia. Ieri la notizia della sua scomparsa. E mi tornano in mente tanti ricordi. Papà Osvaldo, la mamma Melina, Francesco e Maria Rita; i ricordi dell’infanzia perché il dopo mi è sfuocato; ognuno di noi a correre preso da lavoro famiglia vita. I tempi dell’estate in campagna, alla Torretta, l’Accademia di Livorno, la vita dura dell’Accademia della quale mi aveva spesso parlato, il coraggio e la forza di volontà di non demordere per non deludere papà e zio Giannino. La laurea in medicina e il ritorno alla vita civile. Poi il periodo del suo impegno politico per cui si candidò, ottenendo un discreto numero di consensi, nelle fila del Pci lui che era stato allevato al socialismo dal padre la cui morte lo fiaccò tantissimo. E’ venuto a mancare giovane, ad appena 58 anni, ancora molto giovane come papà Osvaldo. Questa mattina, nella Chiesa del cimitero alle ore 10:00 l’ultimo saluto. Ciao Antonio.
Antonio Lubelli ci ha lasciati
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