“Il sorriso di un bambino è una ricchezza incommensurabile”.
Un gruppo di bambini-artisti della Bielorussia in tournee in Italia hanno incontrato i loro coetanei delle scuole elementari, medie e dell’istituto superiore di Mesagne in una grande giornata dedicata all’accoglienza. L’iniziativa è stata promossa in occasione del ventesimo anniversario dello scoppio del reattore di una centrale nucleare di Chernobyl che avvenne a maggio del 1992. Gli effetti devastanti delle radiazioni nucleari sono ancora devastanti, e lo saranno ancora per molti anni. La tournee dei piccoli artisti bielorussi è stata promossa dal Gruppo di Accoglienza dei bambini della Bielorussia di Modugno, ed erano accompagnati dal responsabile regionale e vice presidente nazionale, Francesco Bia. A Mesagne erano attesi dai soci dell’associazione “Aiutiamoli a Crescere”, costituita ed operante presso la parrocchia Sant’Antonio da circa dieci, con presidente il parroco padre Angelo Muri. Il responsabile dell’associazione, Emanuele Saracino, assieme ad una decina di famiglie mesagnesi, anche quest’anno a giugno riceveranno dieci bambini in affidamento per tre mesi. “Sono tante famiglie di Mesagne e di tutta la provincia di Brindisi che fanno parte della nostra associazione – dice con un pizzico d’orgoglio Emanuele Saracino -. Il nostro è volontariato puro, non riceviamo contributi e sostegni da nessuno, lo facciamo solo per ridare un sorriso a questi bambini sfortunati che hanno bisogno di aria pulita, sole e di una famiglia che li voglia bene”. Intanto tre famiglie mesagnesi, grazie alle iniziative di affidamento temporaneo, sono riuscite ad adottare definitivamente tre bambini che sono diventati italiani a tutti gli effetti. Anche Emanuele dovrebbe, tra non molto, completare la pratica di affido e coronare questo sogno.
Per il coordinatore regionale Francesco Bia questi incontri sono utili anche per far conoscere il dramma dei bambini che vivono negli internati alle famiglie pugliesi ed ai nostri giovani. Non solo. Il concerto folcloristico in tournée in Puglia permette di conoscere le tradizioni russe. “Sono ragazzi che dagli 8 ai 16 anni vivono negli internati – spiega Francesco Bia -. I più bravi lasciano i loro villaggi e frequentano le scuole d’arte dove si preparano per diventare ballerini, cantanti, circensi, ecc. e da subito diventano professionisti apprezzati in tutto il mondo”.
Mesagne è punto riferimento per tutta la Regione Puglia dei centri d’accoglienza dei bambini della Bielorussia. Dice Francesco Bia: “Purtroppo le Istituzioni non ci sono vicine e solo durante i periodi della campagna elettorale si avvicinano con i loro soliti proclami. Meglio così, comunque, in quanto noi preferiamo non essere strumentalizzati e godiamo di fare volontariato puro che ci inorgoglisce”.
Un impegno che nel tempo sta dando frutti impagabili. Spiega Damiano Zizza, ex impiegato comunale in pensione, che è appena tornato dalla Bielorussia dove è andato a trovare un ragazzo che per anni aveva ospitato in famiglia durante il periodo estivo. “Oggi ha 27 anni e due figli uno dei quali ha chiamato con il mio nome. Ha aperto in Bielorussia cinque negozi per la riparazione e la vendita di telefoni cellulari. Un mestiere che aveva imparato proprio venendo ogni anno a Mesagne”.