Ancora attimi di paura l’altro ieri sera, intorno alle ore 21.00, in largo Sant’Antonio, nelle vicinanze dell’abitazione di Fabio Marini, presidente della locale associazione antiracket che la notte del 4 maggio subì un attentato alla sua auto che fu incendiata e distrutta.
Ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta sotto il passaggio che collega largo Sant’Antonio con via Manzoni. Il botto, molto forte, ha allarmato i residenti dei numerosi condomini del quartiere che presi dal panico sono scesi in strada.
“Il botto è stato molto rumoroso e si è sentito a qualche centinaio di metri”, hanno detto alcune signore che ieri mattina parlavano dell’accaduto vicino al posto dove è stata fatta scoppiare la bomba carta. “Quando mi sono affacciati alla finestra per vedere cosa era accaduto ho visto un luce molto intensa – spiega Genoveffa -. Subito dopo è arrivata la polizia ed i carabinieri che sono rimasti a controllare la zona sino a mezzanotte inoltrata”, aggiunge.
Fabio Marini ieri mattina era visibilmente preoccupato soprattutto per le condizioni di salute della madre che da quando gli hanno incendiato l’automobile è sempre sotto tensione e teme che possa accadere qualcosa di ancora più grave.
Il presidente dell’associazione antiracket ieri mattina era in Municipio per parlare con il sindaco Franco Scoditti e con il Presidente del consiglio comunale, Fernando Orsini. Era scuro in volto, con il viso stanco per la notte passata in bianco, inquieto per i disagi che indirettamente sta provocando alla sua famiglia. Al momento dello scoppio non era ancora rientrato a casa. E’ stato avvertito dalla madre mentre si trovava in piazza assieme ad amici. Quando gli ha telefonato la madre ha avuto un senso di terrore. E’ giunto sul posto assieme a carabinieri e polizia che, dopo aver delimitato la zona, hanno chiesto l’intervento degli esperti della polizia scientifica. Tutta l’area è stata setacciata e sono stati raccolti alcuni detriti che saranno oggetto di una approfondita disamina per capire la lavorazione della bomba carta che, a prima vista, è apparsa di tipo rudimentale.
Intanto al Comune Fabio Marini ha chiesto al sindaco Scoditti che vengano istallati al più presto telecamere collegate ad un impianto di video sorveglianza che il controllo dell’intero caseggiato.