Piccola festa di solidarietà a casa del piccolo E. di Lecce, uno dei tanti, troppi bambini incastrati nel micidiale meccanismo delle stranezze giudiziarie italiane. Lui è uno dei figli delle separazioni. Troppo spesso si dimentica di cuore e sentimenti, ed è lì che “il sistema Erode” trionfa ma, stavolta, ha una bruttura in più. Erode stavolta per maschera ha il volto del padre, l’uomo che avrebbe dovuto proteggerlo, e non perchè non possa, ma perchè non vuole, anzi lo vorrebbe addirittura cacciare via di casa.
Il bambino ha solo 5 anni ed ha problemi di salute. A nulla è valsa la lotta che ha intrapreso la madre Daniela, che ha visto tramutarsi in poco tempo il nido d’amore dove lei sognava di vivere insieme alla sua famiglia in una trappola di dolore prima, ed in oggetto del contendere poi. Difatti è stata costretta a seguito delle violenze subite, a ricorrere alle cure dei sanitari e la sera stessa a ripiegare sulla famiglia d’origine. Tutto questo per proteggere lei e soprattutto il suo indifeso cuccioletto da colui che era diventato un padre troppo violento.
Ma tralasceremo questi aspetti al loro corso legale curato dall’avvocatessa Rizzelli Caterina del foro di Lecce. La stortura è che il 20 dicembre madre e bambino verranno sfrattati dalla casa dove dimorano per un ordine legale esecutivo voluto dal padre, da colui che avrebbe dovuto curarsi del benessere emotivo e psicofisico del piccolino in oggetto.
Aberrante come provvedimento, esagerato nel modus operandi… lasciare fuori come tappetini due esseri umani alla vigilia del Natale. Le associazioni a tutela dei minori si sono attivate guidate dall’avvocato Lorenzo Iacobbi affiancato da Francesco Cellie del Movimento Contro erode, da Stefano Maresca, delegato regionale Adiantum. Accompagnati da altri sostenitori del movimento si sono recati a casa del piccolo per donargli un sorriso allietando con uno spettacolo di magia. Uno dei volontari-padri è il mago Fabian, assieme alla assistente Tiziana, anche lei volontaria single delle associazioni dei separati e a tutela dei minori. Una cosa è certa: nessuno abbandonerà Daniela ed il piccolo E. e a decine si sono organizzati per garantire una presenza discreta per non turbare il piccolo per il 20 dicembre. Se lo butteranno per strada interverranno. Non si può permettere che il Natale sia ricordato da quell’innocente come il giorno in cui è iniziato il suo incubo
Buon Natale piccolino
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