“Ringrazio pubblicamente Carlo Molfetta per la sensibilità avuta – ha dichiarato Massimo Bassi, papà della giovane Melissa rimasta vittima nell’attentato contro la scuola Morvillo-Falcone lo scorso 19 maggio -. Per me e mia moglie Rita che viviamo nel ricordo della nostra povera bambina, è stato motivo di grande orgoglio aver saputo che il nostro giovane campione, che ho seguito con trepidazione nella finale di Londra, abbia pensato a Melissa subito dopo aver conquistato l’oro olimpico. Ne siamo onorati e per questo lo ringraziamo pubblicamente”.
Carlo Molfetta è arrivato a casa della famiglia Bassi alle ore 11.45, accompagnato dal Presidente del Consiglio comunale, Fernando Orsini. Ad attendere Carlo non c’era il solito gruppo di giornalisti che in questi giorni lo seguono dappertutto in quanto Carlo Molfetta aveva espressamente chiesto un po’ di riservatezza. Il suo arrivo non è passato però inosservato ad alcuni residenti che lo attendevano dinanzi alle loro abitazioni, in via Torre Santa Susanna. “Carlo abbiamo sofferto al tuo fianco ed abbiamo gioito per la tua impresa”, ha detto una signora affacciandosi sull’uscio. Carlo ha attraversato la strada e ha stretto la mano alla signora ringraziandola. Poi, assieme a Massimo che lo attendeva in strada, è salito al primo piano dell’abitazione dove lo stavano in attesa mamma Rita ed alcuni parenti, tra cui un nipotino che frequenta la palestra di taekwondo e che ha voluto farsi fotografare con il suo idolo.
L’incontro è durato poco più di mezzora dopo di che Carlo e l’avv. Orsini hanno salutato la famiglia Bassi.