CEGLIE MESSAPICA – Il possesso di più di un chilo di droga nascosta in auto è costato l’arresto immediato ai cegliesi Oronzo Ciracì (nella foto) e Roberto Vitale, entrambi di 23 anni. I due sono stati fermati dai carabinieri per un controllo stradale. Si trovavano nei pressi di una rotonda che da Martina Franca, in provincia di Taranto, conduce verso la provincia di Brindisi.
In zona “Specchia tarantina”, i militari hanno intimato alla coppia, che viaggiava a bordo di un’utilitaria, di fermarsi. Alla richiesta di esibire patente e libretto di circolazione, i giovani hanno subito mostrato un certo nervosismo, apparso ingiustificato rispetto a un normale controllo di routine. I carabinieri hanno quindi intuito che i cegliesi avevano forse qualcosa da nascondere. E non si sono sbagliati.
In seguito a un’accurata perquisizione personale e del veicolo, è saltato fuori un involucro completamente incerottato con nastro da pacchi e adagiato sotto il sedile del lato passeggero. Al suo interno un chilo e duecento grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”. Condotti in caserma per espletare le formalità di rito, i giovani cegliesi sono stati tradotti presso il penitenziario di Taranto.
Di fronte al magistrato di turno, dovranno rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione che ha assicurato alla giustizia gli spacciatori, si è svolta nell’ambito di uno specifico servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati connessi al fenomeno del consumo e della vendita di droga. Un fenomeno dilagante che vede i carabinieri in prima linea per contrastarlo con mezzi e strategie sempre più articolate. Anche nel Tarantino i militari dell’Arma hanno messo in atto controlli e monitoraggi per individuare i corrieri della droga, che spesso si muovono dalla provincia di Brindisi diretti in località dove possono rifornirsi più agevolmente.
Nelle ultime settimane i carabinieri hanno incrementato i controlli che si sono rivelati molto efficaci. L’ultima brillante operazione si è svolta a Oria appena una settimana fa con un arresto e il sequestro di un ingente quantitativo di droga, anche in questo caso marijuana. Un giovane di 27 anni aveva abilmente nascosto in una casa di campagna abbandonata oltre un chilo di droga, ma è stato colto con le mani nel sacco dai carabinieri che l’hanno arrestato. L’oritano si era ben attrezzato per confezionare la sostanza stupefacente e per meglio operare aveva realizzato un allaccio abusivo alla rete elettrica.
La vicenda ha inizio il cinque marzo scorso, quando i carabinieri notano nei pressi di un immobile abbandonato del centro due giovani, che con fare sospetto si erano introdotti all’interno della costruzione. Il giorno seguente, notando che il portone della casa abbandonata era aperto, i carabinieri hanno eseguito un sopralluogo riscontrando immediatamente la presenza di un cavo elettrico che, da un contatore Enel, saliva lungo una rampa di scale che usciva da una finestra al primo piano e s’immetteva in un giardino confinante e pertinente a un’altra abitazione attigua e abbandonata.
Ulteriori accertamenti permettevano di verificare che il cavo elettrico entrava in un vano scale dell’abitazione accanto, dove venivano rinvenuti due sacchi di juta, una lampadina elettrica, delle buste di plastica tagliuzzate, del nastro adesivo ed altro materiale. Adiacente al vano scale, vi era un’altra stanza chiusa da una porta in legno a due ante, fissata con filo in ferro, dentro la quale sono state rinvenute sul pavimento delle piante di cannabis–marijuana.