FRANCAVILLA FONTANA – Ancora un’aggressione sulla complanare tra Oria e Francavilla Fontana. Nel primo pomeriggio di sabato, due uomini che viaggiavano a bordo di un furgone hanno di colpo arrestato la marcia e sono scesi dal mezzo, dirigendosi infuriati verso un gruppetto di prostitute nigeriane. Agli insulti sono seguiti ben presto calci e pugni contro le donne, che forse avevano un conto in sospeso con i due energumeni, entrambi di mezza età.
Un ciclista di passaggio ha assistito atterrito alla scena, ma si è allontanato in tutta fretta temendo di restare coinvolto in quella che ben presto si è trasformata in rissa. Altre “lucciole” di stanza sull’altro tratto di strada, sono infatti accorse in difesa delle “colleghe” di lavoro.
A suon di unghiate e calci, hanno cercato di far desistere dall’aggressione i due picchiatori, che poco dopo si sono allontanati. Le prostitute coinvolte nella rissa hanno fatto perdere in breve tempo le loro tracce, temendo l’arrivo delle forze dell’ordine. Molte di loro sono sprovviste di permesso di soggiorno ed evitano anche di curarsi in ospedale per evitare di essere identificate.
E’ probabile che, una volta raggiunto un luogo di rifugio, siano state medicate con mezzi di fortuna dalle stesse connazionali. L’episodio segue di alcuni mesi un’altra aggressione avvenuta lo scorso marzo ad opera di un gruppetto di nigeriane contro un’altra prostituta di colore forse appena arrivata, che incautamente frequentava da qualche giorno un tratto della complanare nei pressi di Francavilla, evidentemente già occupato da altre professioniste del sesso.
Il feroce pestaggio, a suon di schiaffi, spintoni e calci, sarebbe continuato per molto tempo se non fosse intervenuto un automobilista di passaggio, il quale urlò alle donne di smetterla altrimenti avrebbe chiamato i carabinieri. Il gruppo si dileguò nelle campagne, lasciando la malcapitata sul selciato dolorante e tumefatta, ma non intenzionata a chiamare i soccorsi per evitare di farsi identificare. La donna riuscì a rialzarsi e si allontanò zoppicante, temendo l’arrivo della polizia municipale o dei carabinieri.