Caro direttore, vorrei rivolgere un pubblico pensiero al Maestro Paolo Andriola. E’ stato il mio maestro per tutti e cinque gli anni di Scuola Elementare. Il ricordo che ne ho è quello di un maestro severo ma amorevole, di un maestro che pretendeva il massimo e che dava il massimo. Era un maestro comprensivo con le famiglie, in particolar modo con quelle che non avevano la cultura sufficiente ad accudire i propri figli nello svolgimento dei compiti a casa; le famiglie di origine di noi scolari erano per gran parte di contadini o di braccianti, analfabeti o semianalfabeti, con l’assillo del rimediare la “sciurnàta”, giorno dopo giorno. Quando sono cresciuto, e con il senno di poi, ho capito che anche nelle occasioni in cui si mostrava burbero, il maestro stava trattando noi alunni come si trattano i figli durante un rimprovero. Quando poteva mi faceva intrufolare in “refezione”, come la chiamavamo noi; consumare un pasto completo in quell’enorme salone mi sembrava una cuccagna. Una volta che a Mesagne è caduta la neve per 50-60 centimetri mio padre mi ha portato ugualmente a scuola (per lui era un Diritto da tenere in massimo conto, quindi un Dovere); quel giorno erano assenti praticamente tutti i bambini e moltissimi maestri/e. Il maestro Andriola c’era! e ha accolto me e mio padre con estrema allegria e cordialità; mi ha preso in consegna, insieme con altri due-tre bambini, e ci ha intrattenuti e fatto giocare per tutto il tempo – probabilmente per farci scaldare. Ho continuato a chiedere sue notizie e a seguire le sue attività anche quando gli studi universitari e poi il lavoro mi hanno trattenuto definitivamente lontano da Mesagne; proprio la scorsa settimana avevo chiesto sue notizie a Giovanni, suo genero e mio cugino. Da anni mi dicevo: la prossima volta che torno a Mesagne vado a far visita al “professore” Andriola (a quei tempi l’appellativo era quello!). Invece ho rimandato sempre. Adesso è troppo tardi. Grande è il dispiacere, profondo il rimpianto. E’ una consolazione però sapere che continuerà a vivere nella memoria dei suoi ex-piccoli allievi, di tutti quelli che lo amavano, di tutta la Città. Cosimo Greco, Torino, 27.02.2015
Da Torino un ricordo per il maestro Paolo Andriola
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