Chi percepisce il Reddito di cittadinanza è obbligato a frequentare i Centri per l’impiego (Cpi). Pena la decadenza del diritto all’assegno. Ma per entrare nei Cpi bisogna esibire il green pass. Dunque, di fatto, i percettori del Reddito di cittadinanza che non si sono vaccinati si vedranno negare il sostegno, a meno che non facciano un tampone.
Nelle modifiche al Reddito di cittadinanza, tra cui l’obbligo da parte dei beneficiari di partecipare ad attività e colloqui da svolgersi rigorosamente in presenza. Questa novità si sovrappone a quanto stabilito dal decreto legge del 7 gennaio 2022 che ha introdotto, tra le altre cose, anche l’obbligo del green pass base (ottenibile anche tramite tampone) per accedere agli uffici pubblici. Obbligo che scatterà dal 1° febbraio. Pertanto, i percettori del Reddito di cittadinanza, dovranno perlomeno farsi un tampone ogni volta che parteciperanno a un’attività all’interno dei Centri per l’impiego.
Il tentativo è porre un freno ai casi di persone che percepiscono il sussidio senza averne il minimo diritto. Il grande cambiamento ha riguardato il tema dei rifiuti da parte dei percettori del sostegno di un’offerta di lavoro congrua. Chi dice no al lavoro vede a partire dal mese successivo uno scarto mensile di 5 euro per ciascun mese. Al secondo rifiuto, il sussidio viene revocato (fino all’anno scorso accadeva al terzo rifiuto). E’ stata anche ridotta, per la congruità della prima offerta, la distanza massima dalla residenza del beneficiario da 100 a 80 km, mentre la seconda può essere collocata ovunque in Italia, senza più limiti di distanza dalla propria abitazione.
Dal 1 febbraio niente Reddito di cittadinanza a chi non ha il green pass
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