La notte scorsa è stata divelta e svuotata la cassaforte del Cup (centro unico di prenotazioni) dell’ospedale San Camillo de Lellis. Questa volta, però, ai malviventi non è andata certamente bene. Nell’armadietto blindato c’erano poco meno di 300 euro. I malviventi, forse, pensavano di poter trovare una somma più ingente, come accadde lo scorso maggio quando un rapinatore solitario si fece consegnare da un impiegato un plico contenente circa 60 mila euro. La notte scorsa, evidentemente, i rapinatori non erano bene informati ed hanno dovuto lavorare tutta la notte per la modica cifra di circa 300 euro. Sapevano, però, dove era ubicata la cassaforte.
Approfittando del temporale che nella notte tra lunedì e martedì si è abbattuto in città , la banda ha rotto una finestra dell’edificio ed è penetrata negli uffici amministrativi che sono sprovvisti di impianto d’allarme e di video sorveglianza, o di pattuglie di vigilanza. Armati di pale, martelli e picconi, hanno aperto il forziere. Ma sino sono trovati di fronte quasi un pugno di mosche. Nel frattempo fuori stava diluviando e tuonando.
Dopo l’amara sorpresa, i malviventi sono fuggiti dal cancello antistante l’ingresso principale dileguandosi assieme ad un complice che li attendeva in auto. L’ingresso del Cup è situato ad una decina di metri dall’ingresso principale del nosocomio mesagnese dove è sempre di turno durante la notte una guardia giurata. Nessuno ha sentito i rumori o ha visto movimenti particolari: con quel tempaccio nessuno poteva prevedere che ci fossero in giro squadre di malviventi con l’intenzione di rubare.
La scoperta del furto è stata fatta ieri mattina alle ore 7.30 quando è giunto sul posto il primo impiegato addetto al servizio di sportello. Ha visto aperta la porta della stanza dove è custodita la cassaforte, lontana da occhi indiscreti, ed ha subito capito che durante la notte c’erano state delle visite. Appena è entrato nella stanza ha visto la cassaforte aperta, spiantata dal pavimento: dentro al forziere c’erano solo dei documenti parte dei quali erano stati sparsi a terra. La cassetta dove erano custoditi i pochi soldi riscossi dalle ultime prenotazioni del lunedì pomeriggio, era vuota.
E’ stato dato immediatamente l’allarme e sul posto si è portata una pattuglia del locale commissariato di polizia. Sono state avviate le indagini che avranno a supporto i pochi dati raccolti dalla polizia scientifica che ha rilevato tracce del commando che ha assaltato gli uffici. La polizia ritiene, infatti, che ad eseguire la rapina sia stato un gruppo di più uomini. I malfattori non hanno lasciato tracce. In compenso, se così si può dire, hanno ricavato un bottino piuttosto magro. Ed avranno pensato che con quella notte da lupi, forse sarebbe stato preferibile starsene in casa a dormire.
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