Due sit in domani venerdì 4 Agosto:
-ore 9,00 davanti al Castello di Federico II alla sede del Comando della Marina Militare in via de Mille per dire NO a tutte le guerre in una regione ,quella Pugliese , ormai diventata una unica base di guerra operativa impegnata nel conflitto Russia –Ucraina, fino alle esercitazioni militari di fronte alla Cina che sarà il prossimo avversario da affrontare.
-Ore 10,00 ci spostiamo al Comune di Brindisi in Piazza Matteotti.
Per dire NO alla decisione del Sindaco, Pino Marchionna , di annullare la decisione di ricorrere al Tar, decisa dalla precedente Amministrazione , per la istallazione di un deposito GNL nel porto di Brindisi con tutte le problematiche che si porta dietro. Soprattutto è pericoloso il metodo adottato che è stato quello di non ricorrere più perché tanto è stato deciso a livello nazionale. Questa decisione fa il pari con la richiesta di compensazioni per il grave danno del Gasdotto Tap/Snam prodotto sul tracciato vicino Cerano, a danno di una grande falda acquifera scomparsa . Insomma si accontentano nelle loro vere esigenze i diversi partiti che hanno sostenuto la strana coalizione di maggioranza. Forse era a questi motivi che si riferiva Claudio Niccoli nelle polemiche degli ultimi giorni? Un altro motivo della iniziativa sotto il comune è la fine della emergenza con cui hanno riavviato i gruppi di produzione alla centrale Enel di Cerano. Ed intanto mancano i progetti alternativi occupazionali alla stessa chiusura della Centrale, visto un Governo che non ha molta voglia di investire sul nostro territorio e che lo ha dimostrato nel corso di quest’anno.
Il Climate Camp di Ostuni 2023 denuncia che mentre c’è bisogno di chiudere con i combustili fossili dall’altra c’è una accelerazione al consumo degli stessi. Lo hanno dimostrato le recenti scelte energetiche con la istallazione di rigassificatori in tutta Europa , vera posta in gioco della guerra in Ucraina a vantaggio tutto tondo degli USA che lo vendono. Come denunciavamo prima il prossimo nemico è la Cina ,dove mandiamo in esercitazione la portaerei Cavour di fronte le loro coste. I segnali sono contenuti anche nell’incontro Meloni-Biden dove gli americani chiedono la cancellazione dell’accordo sulla “via della seta”. Insomma, altro che i popoli da liberare. E’ uno scontro economico a livello mondiale in cui gli unici a rimetterci sono proprio le popolazioni.
Domani due “Sit In” contro le guerre e i combustibili fossili
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