Oggi (domenica 1 luglio), alle ore 16.00, all’ex convento dei Cappuccini, terza edizione della festa della nazione indiana. Ferry Boats: cosa vuol dire. Traduzione come esperienza collettiva e condivisa, esperienza politica e comunitaria della traduzione nella trasmissione di opere difficili, eccentriche rispetto agli sbocchi e alle pratiche editoriali più battute. Inoltre traduzione della letteratura elettronica, ambito che tende a sovrapporsi con molte altre aree (videogiochi, programmazione, ecc.), ma che
dialoga poco con i letterati tradizionali. Le trasformazioni in atto nel compito del traduttore. Ne discuteranno Helena Janeczek, Camilla Miglio, Renata Morresi, Domenico Pinto e Daniele Ventre.
A seguire, alle ore 17.00, narratori degli Anni Zero. Che c’è di nuovo nella narrativa italiana a partire dall’ultimo decennio? Ne parlano con Andrea Cortellessa, curatore dell’antologia Narratori degli anni zero, Helena Janeczek e Alessandro Leogrande.
Alle ore 18.30, discuterà delle reti organizzate tra giochi, Facebook e Wikipedia. Ogni applicazione in rete ha la sua storia e impone il suo tono oltre alle regole d’uso. Spesso si usano tecniche di marketing e di comunicazione anche con gli amici. Si tenta di fare di fare marketing su Wikipedia, e si stupisce della
autoreferenzialità di Facebook con gli amici su face book. Con una panoramica su alcuni ambienti di comunicazione verranno messi in luce aspetti critici della nostra esperienza in rete. A cura di Jan Reister. Alle ore 19.30, Anamnesi di come è stata raccontata una strage. La narrazione dell’attentato del 19 maggio attraverso i luoghi comuni dell’informazione giornalistica, i fantasmi evocati e ed il suo impatto nel vissuto collettivo. Ne discutono Alessandro Leogrande e Helena Janeczek. Coordina Alessandro Distante. Infine alle ore 21.00, “Cave canem”: ultimo, da poco separato dalla moglie, si ritrova solo con il suo cane che si chiama Infame, un cane speciale, geneticamente modificato, che mangia e non defeca. Il monologo-dialogo attraversa tutti gli immaginari possibili legati al mondo canino, dalla morte di Argo raccontata da Omero ai cani di Lorenzo il Magnifico, da Jacques le Fataliste al cane stupido di John Fante fino a scivolare in una sovrapposizione dei due mondi, quello umano e quello animale, due mondi accomunati dalla difficoltà di restituire quanto è stato preso.
Pièce teatrale di Francesco Forlani, con partecipazione vocale di Alessandra Terni e Gigi Spina.