La città grida basta. Un urlo che, questa volta, vede tutti uniti, come ha chiesto nel suo intervento il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese e che hanno confermato il sen. Salvatore Tomaselli ed l’on. Alfredo Mantovano. Al coro unanime delle Forze politiche, il centrodestra mesagnese stigmatizza l’accaduto e parla di il vile attentato. “È l’ennesimo episodio criminoso che scuote la comunità mesagnese e che, a questo punto, esige un’azione immediata da parte di tutte le Istituzioni, senza esitazioni”. Quindi rivolgono un appello al Sindaco invitandolo a convocare urgentemente il comitato ristretto dell’Osservatorio sulla Legalità. “Non solo per la gravità dei fatti che stanno accadendo – sostengono – ma anche perché è un segnale inquietante che ad essere stato colpito, questa volta, sia il rappresentante di una associazione che promuove sul nostro territorio i percorsi di legalità e che è in prima linea contro l’usura e il racket”.
Il vice sindaco Giancarlo Canuto, riferendosi a Marini, sottolinea il coraggio e l’impegno profuso, senza mai far trapelare una sia pur legittima preoccupazione. E lo incoraggia sollecitandolo a non farsi sopraffare dallo sgomento. “Questa in corso è una brutta guerra, combattuta con pochi mezzi e contro un avversario viscido e mimetizzato, una specie di guerriglia vietcong perché colpiscono e spariscono”. Poi, rivolgendosi direttamente a Marini, “rimane fortissima la preoccupazione per te e per tutti i cittadini, ma tu conosci bene lo spessore morale e la forza di volontà intatta, nel volere contrastare e poi abbattere il fenomeno criminale, nelle persone che ti sono affianco e che hanno, a diverso titolo, ruoli di responsabilità: nessun indietreggiamento Fabio. Nessuno. Un lungo abbraccio solidale”.
Tutti hanno voluto esprimere la solidarietà a Marini: semplici cittadini, associazioni, partiti. “Il sospetto che l’ennesimo episodio criminoso potesse arrivare da un momento all’altro e sopratutto indirizzato alla persona che più di tutti, in questi ultimi anni, sta combattendo questa battaglia contro la criminalità e l’illegalità, si è purtroppo concretizzato”, dichiara il presidente dell’Acm (associazione commercianti mesagnesi) Mario Nacci che invita “tutti” a dare una risposta concreta ed efficace per estirpare la mala pianta. “Basta cortei, convegni e tavole rotonde. Basta con le parole”. E sollecita le Istituzioni e le Forze dell’ordine a dare un segnale di concretezza alla risoluzione del problema con una presenza più continua. Infine invita i colleghi commercianti e a tutte le forze sane della città a ribellarsi e a combattere questo stato di guerra. All’Acm si uniscono Confcommercio, Confartigianato, Cna e Confesercenti.