Garanzia Giovani è il Piano europeo a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo. Ne parla l’Europa, il Premier Renzi e il Ministro Poletti, ne parlano i responsabili politici e i dirigenti della Regione Puglia, tutti con puntuali quanto trionfanti report di monitoraggio. Le risorse per le misure di Garanzia Giovani sarebbero state così ben utilizzate che la Commissione Europea, nell’ambito della revisione del bilancio 2014-2020, ha proposto anche per l’Italia il rifinanziamento su scala europea del programma per un totale di due miliardi di Euro per il triennio 2017-2020. Una valutazione positiva che avrebbe riconosciuto un significativo aumento delle opportunità per i giovani coinvolti. Ma è proprio così? La percezione è che la situazione che riguarda il pagamento di migliaia di giovani – che nella maggior parte dei casi hanno offerto prestazioni a costi praticamente irrisori per le aziende – sia scivolata in un caos totale. Questo a discapito della certezza delle procedure – frequente il caso di Sistema Puglia che a distanza di cinque mesi dall’avvio di tirocini che in tutto ne durano sei chieda integrazioni alla corposa documentazione già inviata – e dei pagamenti che continuano a registrare ritardi sempre meno recuperabili. A questo si aggiunge il mancato pagamento delle Ats, le associazioni temporanee di scopo che nella pratica guidano il tirocinante dall’orientamento fino al disbrigo delle pratiche, gestendo lo scambio documentale con la Regione, spesso occupandosi del vero e proprio inserimento del giovane nel contesto più opportuno, supportandolo durante lo svolgimento delle attività . Giovani anche loro, orientatori e tutor, che stanno lavorando gratis dall’estate 2015. Interloquire con gli uffici regionali è impresa ardua, il numero fisso della Regione Puglia che dovrebbe rispondere a dubbi e domande è sempre staccato; una pagina facebook gestita da volontari raccoglie amarezze di ogni tipo tanto da far annunciare al Presidente Emiliano rinforzi operativi al servizio. La Regione Puglia ha fatto sapere che i soldi per la liquidazione delle misure per le quali ancora non si sono visti pagamenti ci sono, che la documentazione è in istruttoria ma che la legge di stabilità non consente di erogare. Intanto si continua a lavorare e i ragazzi continuano ad iscriversi, sperando e imprecando.
Il grande caos di Garanzia Giovani Puglia
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