Informazione sulla TARI
- Per decisione dei recenti governi nazionali di “larghe intese” sono in vigore due nuove leggi – nel 2013 la TARES e poi nel 2014 l’Imposta Comunale Unica (I.U.C.) che è composta dall’IMU dalla TASI e dalla TARI – che hanno rivoluzionato il sistema di pagamento dei tributi, compreso il sistema di tassazione sulla raccolta dei rifiuti.
- Sono stati imposti nuovi sistemi di calcolo della tariffa che possiamo così riassumere:
- i cittadini devono pagare il 100% del costo del servizio;
- nel costo del servizio vanno aggiunti nuovi costi cosiddetti “indiretti”;
- occorre distinguere percentualmente, e teoricamente, la quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche da quelle delle attività produttive;
- su quelle domestiche non contano più soltanto i mq dell’immobile posseduto o in uso ma anche il numero dei componenti il nucleo familiare. Pertanto nessuna distinzione è prevista dalla legge nella procedura di calcolo della tariffa tra immobile abitato, sfitto o utilizzato come pertinenza;
- per ogni tipologia di attività economica sono già stati fissati dal Ministero i coefficienti di calcolo della parte fissa e variabile. I Comuni possono avere spazi di manovra limitati nella percentuale proposta dalla legge e questa possibilità è stata utilizzata tutta, al fine di contenere al massimo l’inasprimento fiscale. Tant’è che per numerosi contribuenti si è verificata addirittura una riduzione del carico fiscale rispetto all’anno precedente.
- Le innovazioni apportate dalla I.U.C. (della quale la TARI ne è una componente), tuttavia, nonostante gli sforzi operati dall’Ente, hanno reso complessivamente il tributo più oneroso della vecchia TARSU, tant’è che nelle città dove è già operante dallo scorso anno notevoli sono state le proteste di cittadini e amministratori restate finora inascoltate.
- Il Comune di Mesagne è riuscito nel 2013 a mantenersi nel vecchio regime TARSU, perché la legge glielo consentiva, e solo da quest’anno i cittadini subiscono le conseguenze di questo nuovo sistema di contribuzione.
- Nel 2014 è stata inevitabile l’applicazione della nuova TARI ed anche nel nostro Comune è montata la protesta dei contribuenti che ritengono ingiusti meccanismi sopracitati, lamentando addirittura errori che il Comune avrebbe adottato un regolamento non conforme alla legge.
- E’ nostro dovere informare, salvo le legittime azioni dei cittadini singoli o associati, che il regolamento adottato dal Comune di Mesagne è conforme alla legge e nessun errore è stato commesso nella elaborazione della tariffa, la quale, si ribadisce, è costituita da una quota fissa e da una quota variabile, secondo la formula stabilita dal Dpr n. 158/99, la cui logica è quella di applicare ai locali pertinenziali la stessa tariffa applicata ai locali principali.
- Non sfugge alla sensibilità di chi amministra questa città la comprensione del vistoso malcontento creato dai nuovi sistemi di tassazione (Imu, Tasi, Tari) che gravano sempre più sui cittadini e ci adopereremo insieme all’Associazione Nazionale dei Comuni affinché in Italia il governo, i partiti e i parlamentari possano rapidamente realizzare una riforma di questo sistema palesemente iniquo.
- Infine, per ristabilire la verità e pronti ad ogni documentato contraddittorio, sono necessarie per la nostra città alcune puntualizzazioni:
- il costo del servizio di raccolta dei rifiuti al Comune di Mesagne è stato:
Costo anno 2011 | Costo anno 2012 | Costo anno 2013 |
€ 3.939.932,33 | € 3.952.276,33 | € 4.143.212,16 |
- Non vi è stato quindi nessuno aumento spropositato dell’appalto che è rimasto sempre di € 3.124.000 dal 2012. Solo 100mila € in più per maggiori costi di conferimento e 90mila € per revisione prezzi dovuta per legge;
- da quest’anno, ai fini della determinazione del costo destinato ad essere coperto con la Tari, vige l’obbligo di aggiungere nei costi da ripartire anche i cosiddetti costi indiretti che per Mesagne ammontano a € 277.052,16;
- la raccolta differenziata contribuisce notevolmente alla riduzione dei costi per circa € 247.981,14 (187mila € nel 2012 e solo 46mila € nel 2011 a testimonianza della crescita del differenziato venduto). Ma ancora – per come è strutturato il ciclo dei rifiuti in Puglia – non garantisce un adeguato ulteriore risparmio;
- nell’attesa di modifiche legislative, non è allo stato possibile se non sempre a carico di altri cittadini, prevedere modalità di calcolo diverse a favore di proprietari di pertinenze e di immobili a disposizione;
- non si è assolutamente verificato nel comune di Mesagne alcuna emissione di “cartelle pazze” cioè quelle cartelle palesemente sbagliate e corrette successivamente dagli uffici;
- come era stato abbondantemente annunciato, visto l’esperienza analoga di altri comuni nel 2013, sono “penalizzati” i nuclei familiari composti da 3 persone in su e le attività produttive ma – calcoli alla mano – è possibile dimostrare come questo aumento è stato contenuto al minimo possibile. Mentre i nuclei familiari minori, e quindi tanti anziani, pagano col regime Tari meno che col regime Tarsu.
sono tutte tasse anticostituzionali e che violano principi cardine del diritto del tributario e dello statuto del contribuente.
personalmente ho ricevuto una cartella completamente errata. do atto comunque all’ufficio competente di una tempistica positiva nella risoluzione delle criticità da me elencate. sta di fatto però che ho dovuto perderci tempo. sta di fatto però che magari gli anziani di questi errori manco se ne accorgono. .