Imboscata. Azione propria della guerriglia e della lotta di bande partigiane, consistente in un agguato teso al nemico in luogo e momento inattesi; anche, l’azione di banditi che si nascondono in un bosco o dietro altro riparo per un assalto improvviso.
La vostra guerra non deve coinvolgere gli altri. Non deve coinvolgere soprattutto la città. Denigrare per ottenere i favori dei propri fans non è consentito dalle civili relazioni.
Martedì scorso non è stata predisposta nessuna trappola o imboscata. Le nostre dirette streaming da 9 anni sono sempre state, e saranno, ad ingresso libero. Ne potevamo incidere sul reclutamento degli ingressi negli studi di Lab Creation chiedendo ai presenti per chi votano.
Come non lo ha fatto il collega Cannalire in occasione del dibattito trasmesso da Canale 85 in villa comunale prima del 26 maggio.
Questi i fatti oggettivi e incontestabili. Se poi non è stato gradito che il pubblico presente abbia riservato più applausi ad proprio competitor, non è colpa di chi ha organizzato il dibattito-intervista.
Il nostro invito – l’abbiamo scritto in altro pezzo – è che non si perda di lucidità e non farsi strumentalizzare da chi vuole vuole trasformare una civile competizione elettorale in guerra. La città è sconcertata. Nell’era dei social nel quale ognuno si esprime come vuole e ogni secondo c’é di tutto. Tutto è un cinguettio, per cui noi evitiamo di rispondere a chi ha l’attenuante dell’età.
Non si può sempre tirare in ballo la malafede. A volte certe dichiarazioni è meglio ometterle. Ci vuole maggiore rispetto. Per tutti. Soprattutto per quelli che non la pensano come voi. Basta con la lista dei buoni e dei cattivi. Provate a resettare. Ogni tanto bisognerebbe, tutti nessuno escluso, analizzare se stessi.
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