(di Elena Debonis) Legalità, fiducia e coesione sociale non sono punti di partenza ma il frutto di un percorso di buon governo e partecipazione. Atti intimidatori a danno di rappresentanti e funzionari di enti locali in grave aumento: ecco la risposta dei sindaci italiani i cui comuni sono soci di ALDA. Da un articolo pubblicato in data 02 marzo da La Repubblica a cura di G. Baldessarro, emerge una scioccante verità: circa l’8% dei comuni italiani, senza discriminazione per dimensione e posizione geografica, è vittima di atti intimidatori destinati a sindaci, assessori, consiglieri comunali. Il fenomeno è purtroppo in forte crescita se si considerano i dati presentati: nel 2013 i casi registrati ammontano a 870; solo nei primi quattro mesi del 2014 sono stati registrati 395 episodi; negli ultimi 16 mesi il numero degli atti intimidatori ammonta a 1.265. Nonostante la situazione sia allarmante, ALDA – l’Associazione Europea per la Democrazia Locale – che da oltre 15 anni lavora per promuovere la partecipazione dei cittadini a livello locale, vuole mettere in luce alcuni aspetti positivi riscontrati nel suo lavoro. ALDA è un’organizzazione che conta oltre 170 soci tra enti locali e associazioni non governative italiane, europee, e dei paesi del vicinato europeo. La collaborazione costante con società civile ed enti locali, e in particolare con municipalità, dà modo di riscoprire ogni giorno l’autenticità dei rapporti, favorendo fiducia reciproca e buona governance, tenendo alti i valori di democrazia, partecipazione, sviluppo e legalità. La sconcertante denuncia de La Repubblica ha suscitato in ALDA il bisogno di sollevare il tema con i propri soci, particolarmente con i sindaci di diversi comuni italiani. Ecco quindi le voci del Sindaco di Mesagne, in provincia di Brindisi, e del Sindaco di Thiene, Vicenza, che sottolineano l’importanza di aprirsi verso i cittadini e mettersi in rete in Europa per un’effettiva democrazia locale.
Il Sindaco Franco Scoditti (nella foto) primo cittadino del Comune di Mesagne (Brindisi), ha dichiarato: «Quando la storia ed il tessuto economico e sociale di un territorio sono stati segnati da evidenti presenze criminose, come quella della Sacra Corona Unita in terra di Mesagne, il rischio di intimidazioni è costante, nonostante si sia contrastato nella sua essenza il fenomeno criminoso grazie alla magistratura e agli anticorpi sociali che hanno presidiato legalmente il territorio. Soprattutto se continuiamo ad occuparci, efficacemente, di beni confiscati alle mafie – e aggiunge – Per la nostra parte, in qualità di amministratori, rimane costante l’impegno di sostenere la coesione sociale e annettere la comunità a circuiti e reti, nazionali e internazionali, capaci di accelerare i processi rigenerativi culturali e le buone prassi di governance, indispensabili per un reale e sano sviluppo del territorio. La scelta di aderire ad ALDA muove da queste considerazioni, per sostenere nei nostri concittadini, cittadini del mondo, la consapevolezza che ci sono tanti competenti compagni di strada».
«Per quanto il nostro territorio sembri, a tutt’oggi, sostanzialmente immune da infiltrazioni della malavita organizzata in tema ambientale e urbanistico, non di meno possiamo abbassare la guardia su questo tema – dichiara il Sindaco di Thiene (Vicenza), Giovanni Battista Casarotto (nella foto)– Fondamentale, pertanto, diventa l’impegno per rendere sempre più trasparente la macchina amministrativa e permettere al cittadino di essere partecipe alle attività comunali. L’obiettivo di integrità è perseguito attraverso vari strumenti, come la regolamentazione interna, cioè il piano anticorruzione ed il programma per la trasparenza, approvati annualmente dalla Giunta Comunale, ed il costante aggiornamento delle informazioni sul sito del Comune, in una sezione appositamente dedicata chiamata “Amministrazione Trasparente”. Lo strumento dell’accesso civico permette al cittadino di chiedere poi la pubblicazione delle informazioni che non dovessero essere presenti o aggiornate. La condivisione di buone pratiche, in questo senso, è indispensabile per la creazione di una cultura di legalità, trasparenza e collaborazione reciproca tra apparato burocratico e cittadinanza, soprattutto nell’ottica di una cittadinanza europea. In questo panorama ALDA rappresenta l’interlocutore ideale tra le diverse realtà sia nazionali che europee nella direzione del contrasto ai fenomeni che minacciano l’integrità e la buona governance”.
«Abbiamo molto a cuore il nostro network e l’opinione di chi collabora con noi circa il nostro operato – dichiara Antonella Valmorbida (nella foto), Segretario Generale dell’ALDA – Per noi è importante che i nostri soci e partner siano soddisfatti dei percorsi intrapresi insieme, e che percepiscano il valore aggiunto delle nostre collaborazioni. Viviamo in un mondo dove purtroppo la “trasparenza” non è all’ordine del giorno e dove la serenità nel proprio lavoro non sempre è da dare per scontata, ma vogliamo porre l’accento su quelle esperienze e quelle cooperazioni degne di nota per la loro autenticità e l’impegno di chi con passione lavora per il meglio, con l’augurio di creare legami sempre più forti, dettati dal rispetto, dalla coesione e dalla fiducia reciproca».
In forte aumento gli atti intimidatori contro rappresentanti di Enti locali
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