Uno schianto terribile, che avrebbe potuto provocare conseguenze gravissime, è avvenuto ieri mattina alle nove lungo la provinciale 88, tra Mesagne e San Pietro Vernotico. Il bilancio, per fortuna non grave, è di due feriti, entrambi con prognosi di circa dieci giorni. Un camioncino Fiat Iveco si è scontrato con un suv Volkswagen Touareg, all’altezza dello svincolo per San Donaci. Alla guida del mezzo pesante Nicola Lombardi, brindisino, 40 anni, mentre alla guida del suv c’era il sampietrano M.A., 47 anni.
L’impatto, violento, è avvenuto per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia municipale di Mesagne. L’autocarro procedeva in direzione della Città Messapica e, giunto all’altezza del crocevia per San Donaci, è rimasto coinvolto nello schianto. Nicola Lombardi è stato sbalzato fuori dall’abitacolo ed è finito sul ciglio della strada.
Il conducente del Touareg ha invece perso il controllo dell’auto che si è ribaltata a ridosso della recinzione di un’area di pannelli fotovoltaici. Il corretto scoppio dell’airbag lo ha protetto e forse gli ha salvato la vita. Entrambi i guidatori sono stati prontamente soccorsi da un’ambulanza del 118 proveniente dall’ospedale di Mesagne e trasportati al nosocomio “Antonio Perrino” del capoluogo.
Sul luogo dell’incidente, insieme ai vigili del fuoco si sono portati i vigili urbani di Brindisi e di Mesagne. Agli agenti, che hanno compiuto accurati rilievi, spetterà formulare la dinamica del sinistro e attribuire eventuali responsabilità. Alla paura vissuta in quegli attimi, si aggiunge lo sgomento per ciò che di ancor più grave sarebbe potuto accadere proprio su quel nastro di strada che, per ragioni di lavoro o di diletto, gli occupanti dei mezzi incidentati avranno percorso centinaia di volte nel corso della loro esistenza.
Torna a far riflettere la pericolosità di tutti gli incroci a raso, che pervadono le strade della provincia brindisina. Talvolta tali intersezioni sono piuttosto trafficate da mezzi agricoli che possono provocare improvvisi rallentamenti. Le carcasse dei veicoli sono state rimosse dopo un paio d’ore e la circolazione è ripresa dopo che la sede stradale è stata ripulita dai detriti.
Nell’impatto è stato abbattuto un palo della segnaletica installato sull’isola spartitraffico del crocevia, ma i due conducenti se la sono cavata fortunatamente solo con qualche escoriazione e trauma. L’incidente, ancora una volta, ha sollevato il problema dell’estrema pericolosità dell’incrocio presso il quale, nel corso degli anni, si sono verificati molti gravi incidenti. Una lapide testimonia una delle tante tragedie che si sono consumate sul quel maledetto tratto stradale.
Tra le possibili cause, escludendo quelle atmosferiche, potrebbero esserci la velocità eccessiva, un malore, una momentanea distrazione, l’attraversamento improvviso di un animale selvatico. La provinciale che collega Mesagne a San Pietro Vernotico è tristemente nota per aver mietuto molte vittime nel corso del tempo.
Le cause sono molto spesso legate alla percezione di assenza di pericolo data dai lunghi rettilinei, elemento comune alla maggior parte delle strade del nostro territorio. Molto spesso si spinge il piede sull’acceleratore nella consapevolezza di avere il pieno controllo del percorso. Ma i molti incroci a raso rappresentano un serio pericolo troppo spesso sottovalutato, così come i poderosi alberi di ulivo nei tratti stradali privi di guard rail.