Lo scorso 24 Aprile, il Sindaco ha risposto alla nostra interrogazione urgente in merito alla questione del finanziamento regionale per la ristrutturazione dell’area di via Sasso dove sorgeva il vecchio stadio di calcio. Ancora una volta il nostro primo cittadino è stato evasivo, non esauriente, e, soprattutto, ha descritto circostanze che non corrispondono all’oggettività dei fatti. Come riportato dalla stampa nei giorni scorsi, la terza sezione del Tar Puglia di Bari ha considerato, ad una prima delibazione, fondato il motivo di ricorso presentato dal comune di Molfetta, poiché la Regione Puglia aveva indebitamente assegnato al progetto presentato dal Comune di Mesagne un punteggio di 1, che invece non doveva deve essere assegnato in quanto “la progettazione è solo preliminare ed il progetto necessita del parere del PAI”. Se il motivo dovesse essere accolto anche in sede di merito, il comune di Mesagne totalizzerebbe un punteggio di 15,91 anziché 16,91 e sarebbe scavalcato in graduatoria dal comune di Molfetta che totalizzerebbe un punteggio di 15,94, perdendo la possibilità di accedere al finanziamento.
Proprio su questo determinante aspetto il Sindaco, forse per una non precipua conoscenza del bando di gara, risulta, nella sua risposta, per usare un eufemismo, molto vago. Orbene, egli afferma testualmente che “trattandosi di un progetto preliminare, la necessità del parere dell’autorità di bacino non è rilevante ai fini del punteggio attribuito”. Ciò, purtroppo per noi tutti cittadini mesagnesi, non corrisponde al vero. Il bando prevedeva espressamente che venisse indicato, ai fini dell’attribuzione del punteggio, se si trattasse di interventi dotati di progettazione preliminare con la necessità o meno di pareri da acquisire. Al progetto presentato dal Comune di Mesagne è stato erroneamente attribuito il punteggio 1 in luogo di 0 in quanto l’amministrazione comunale, non si sa se per la solita superficialità o per altro, ha omesso di evidenziare che, pur trattandosi di progetto preliminare, per la sua esecutività, avrebbe necessitato del parere del PAI. Addirittura, nella sua risposta, il sindaco si spinge ad osservare che l’intervento è da effettuarsi in “zona a bassa pericolosità idraulica”: peccato che, allo stato, tale suo personale assunto (ma non dell’autorità preposta) non abbia alcun valore ai fini della concessione o meno del finanziamento!
Ad ogni buon conto, che ne dica il sindaco, il dato obiettivo è che, per un grossolano errore dell’amministrazione il cui rilievo, ad un primo esame, appare purtroppo fondato, la graduatoria è stata bloccata e si attenderà la discussione nel merito che non potrà avvenire ragionevolmente prima di un anno, un anno e mezzo. Fino ad allora non giungerà certamente nemmeno un centesimo di quel finanziamento, e vi è il più che reale rischio che Mesagne ne resti privata definitivamente, con il conseguente abbandono a sé stessa di quell’area della nostra città.
Al di là delle gravissime conseguenze di un’imprecisione pacchiana ed ingiustificabile, resta il fatto che per l’ennesima volta questo Sindaco e quest’amministrazione danno prova della propria superficialità ed incapacità organizzativa e programmatica incidendo negativamente, con la propria scellerata attività, sul benessere economico e sociale, della nostra comunità.
Le segreterie politiche
La destra, NIP, La Puglia Prima di Tutto, PDL, Mesagne Incalza, Nuovo PSI