di Toni Matarrelli Deputato SEL – C’è da essere perlomeno perplessi a leggere le cronache e le opinioni delle ultime settimane a proposito dell’amministrazione retta dal sindaco Consales. Immagino infatti la considerazione del cosiddetto «uomo della strada»: «Ma come, una giunta così giovane eppure già avvitata in così tanti problemi?».
Se il primo anno di questa amministrazione non può essere definito «horribilis», è sembrato tuttavia certamente fin troppo accidentato: un percorso segnato da tre rimpasti in 12 mesi, frenato da un reticolo di pressioni indebite e veti inspiegati che il primo cittadino ha talvolta incautamente subìto, aprendo un varco che sembra non potersi più chiudere, costellato da alcuni errori amministrativi commessi dallo stesso Consales, come peraltro da lui ammesso. Si può concludere qui ed ora la fase critica che sembra affliggere congenitamente il governo di una città importante come Brindisi? Si può e si deve, e pure con una certa risolutezza. E’ dunque necessario che tutte le forze e le soggettività responsabili presenti nel centrosinistra assumano l’impegno di rilanciare la vicenda brindisina, concentrando sforzi ed energie sulle priorità del fronte occupazionale e della vertenza ambientale, così come sulle grandi tematiche delle infrastrutture, della cultura, del turismo. Al centro, Brindisi; tutto il resto, i particolarismi, i piccoli appetiti, le ambizioni più mediocri, le strategie di basso profilo, vengano bandite dall’agenda politica della maggioranza che governa la città. Anzi vengano segregate, tenute fuori da ogni luogo, a cominciare innanzitutto dal consiglio comunale. Consales sia spedito e deciso, come abbiamo immaginato che fosse quando ne decidemmo il ruolo. Se qualcuno vorrà ancora, colposamente o dolosamente, inceppare gli ingranaggi della sua amministrazione, se ne assumerà la responsabilità dinanzi ad un’opinione pubblica certamente attenta e guardinga e comunque stanca di aspettare senza vedere i necessari risultati. Noi faremo la nostra parte.