Movimento Civico26: “Ci metteremo la faccia”

La data non è stata ancora decisa. Molto probabilmente sarà sabato 10 gennaio 2015, nell’auditorium del castello. In questi giorni si stanno definendo gli ultimi dettagli organizzativi. Poi si partirà e il presidente Emilio Guarini scenderà ufficialmente in campo “Perché – ha detto – gli interessi di partito e le loro lotte interne stanno facendo scivolare la nostra Mesagne verso una china piuttosto pericolosa”.
La decisione di rompere gli ormeggi e di scendere nella prossima competizione amministrativa è stata presa all’unanimità nel corso di una assemblea degli iscritti. Ma l’ammiraglio Emilio Guarini sa bene che quando si rompono gli ormeggi si viaggia senza punti di riferimento.
Il progetto, pronto da tempo, è ambizioso e sarà concretizzato con una lista civica e una proposta che Guarini consegnerà alla città per le elezioni amministrative del maggio 2015. Al primo posto ha messo la passione, la politica pura, corretta, onesta, sincera e trasparente.

Emilio Guarini

“Vogliamo metterci il cuore e la faccia” spiega Guarini incoraggiato dalle persone che condividono questi suoi sentimenti e che oggi non si sentono rappresentate. Lui farà da garante. Ma sarà sufficiente a scardinare i due blocchi della sinistra mesagnese già posizionati? O si dovrà limitare a cercare consensi negli angusti e ridotti spazi del centrodestra?
Il progetto di superare gli ambiti tradizionali della sinistra e del destra è stato abortito. L’ammiraglio Guarini ha cercato di parteciparlo e condividerlo con i partiti tradizionali e con gli altri movimenti. Ma ha trovato la porta chiusa. Ha ottenuto una qualche timida disponibilità in quel che resta del centrodestra mesagnese non per convinzione ma per proprie debolezze. Quasi una convenienza.
Progettiamo Mesagne, che aveva già fatto il percorso che Guarini oggi gli proponeva, ha declinato subito l’invito. De Punzio ha detto che con il Pd si può parlare. Come dire che con Scoditti non c’era feeling. Calabrese e Magrì sanno bene che per entrare nelle stanze dei bottoni bisognava cambiare strada ritrovandosi vicini al Pd, quel Pd che per 5 anni hanno avuto al fianco nell’opposizione alla giunta Scoditti. Non che fossero soli. Scoditti ha avuto la capacità di scontentare tutti, anche Matarrelli e Vizzino.
Ora Civico26 propone una nuova classe dirigente formata da giovani e meno giovani al passo con i tempi, ma con mentalità aperta e flessibile. Bisognerà vedere i fatti. Perché tutti da gennaio in poi parleranno di nuovi progetti politici, diversi da quelli del passato. “Non è giusto discutere ancora di barriere ideologiche e di schieramenti politici preconcetti quando pensiamo alla nuova Amministrazione Locale – dice Guarini -. Lo abbiamo fatto per anni, ognuno per parte sua, ognuno convinto delle proprie ragioni e delle proprie verità. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti”. Guarini non crede nei partiti tradizionali che continuano a proporre una politica vecchia e arrugginita. E chi ci crede più? Propone uno schema politico nuovo, vuole portare a Palazzo Celestini persone che si informano, leggono, studiano, lavorano e che seguono la politica pur non avendola mai praticata.
Il 10 gennaio Emilio Guarini è alle porte. All’assemblea cittadina che prevede oceanica dirà “presente” con l’obiettivo di rompere le vecchie catene, cercare realmente il cambiamento, di instaurare un confronto, uno scambio di opinioni e di idee, cercare le soluzione migliori. Si era illuso di di poterlo fare mettendoli tutti insieme. Non c’è riuscito. Figuriamoci.
Che dire. Buona fortuna: ne ha davvero di bisogno. Da buon ammiraglio sa bene che colui che rompe gli ormeggi ha a bordo solo se stesso. Il viaggio è sempre un’uscita dal tempo, una scappata dalla propria storia.