FRANCAVILLA FONTANA – Ancora qualche decina di metri e ce l’avrebbe fatta, invece è deceduto stroncato da un malore poco prima dell’ospedale “Camberlingo”. Augusto Schirinzi, ragioniere di 59 anni, sposato e padre di tre figli, gestore di una nota rivendita di profumi, è stato trovato giovedì notte accasciato sul selciato accanto alla sua Fiat Punto. Lo sportello del lato guida aperto, il motore in moto e i fari accesi hanno lasciato adito a pochi dubbi sulla dinamica della tragedia che si era appena consumata.
L’uomo, colto da un grave malore, avrebbe fatto in tempo ad accostare il veicolo e a scendere per chiedere aiuto, ma è stramazzato al suolo poco dopo, a causa di una crisi cardiaca. Un automobilista di passaggio ha lanciato l’allarme. Sono le due di notte quando giunge un’ambulanza del 118: i sanitari tentano l’impossibile per rianimare Schirinzi ma ogni tentativo risulterà vano.
Non rimane che costatarne la morte. Il medico legale redige il referto, attribuendo le cause del decesso ad arresto cardiaco, e il magistrato di turno dispone la restituzione della salma alla famiglia. Sul posto i carabinieri del Comando stazione di Francavilla Fontana hanno compiuto tutti gli accertamenti necessari, per ricostruire quanto accaduto nei pochi minuti antecedenti la morte dell’uomo, anche se la dinamica è apparsa subito molto chiara.
Schirinzi si è sentito male nel cuore della notte e ha tentato, senza chiedere l’aiuto dei familiari, di raggiungere il locale nosocomio in auto da solo. Dopotutto avrebbe dovuto percorrere appena un paio di chilometri, perché questa è la distanza che separa la sua abitazione di via Pinone, traversa di via Di Vagno, dall’ospedale. Ma la fatalità ha determinato la disgrazia, proprio dinanzi i cancelli del nosocomio. Se Augusto Schirinzi fosse riuscito a varcare la soglia del Camberlingo, sarebbe stato sottoposto alle terapie salvavita che nei casi di attacchi cardiaci possono evitare il peggio.
Invece un destino beffardo l’ha tradito, non lasciandogli nemmeno il tempo di chiamare i soccorsi. E forse in piena notte sono passati preziosi minuti prima che qualcuno si accorgesse di quella Fiat Punto ferma sul ciglio della strada e con lo sportello aperto e i fari accesi. Minuti che sono trascorsi inesorabili, vanificando ogni successivo soccorso.
Schirinzi si era diretto verso l’ingresso che si affaccia sulla via per Ceglie Messapica, sapendo che sarebbe stato il percorso più breve. Non è servito a nulla. La strada è semideserta in piena notte e le poche auto che passano sfrecciano a tutta velocità. Quando si è sentito male, tanto da non riuscire più a guidare, probabilmente ha tentato con le ultime forze di uscire dalla vettura, ma il malore gli ha impedito anche di usare il telefonino per chiedere aiuto. Una vita stroncata per una concatenazione di fatalità ha generato dolore e sgomento.
La morte di un uomo ancora giovane ha privato i congiunti della sua vicinanza e del suo affetto, lasciando l’intera comunità attonita. Il ragioniere, molto conosciuto nella Città degli Imperiali, era imparentato con il senatore Euprepio Curto. Attestati di solidarietà sono giunti alla famiglia da tutti gli esponenti del mondo imprenditoriale e istituzionale. Sin dal primo pomeriggio di ieri, malgrado il grande caldo, tantissimi amici e conoscenti hanno voluto portare qualche parola di conforto alla famiglia e davanti l’uscio dell’appartamento sono state posate alcune composizioni floreali.
Il feretro è stato trasportato presso la chiesa dello Spirito Santo per la cerimonia funebre che si è tenuta alle 17 e 30. Ha curato i servizi funerari l’agenzia “La Fiducia” di Francavilla Fontana. Augusto Schirinzi lascia la moglie, Franca Curto, i fratelli, Nicola e Marina, e i figli, Dario, Renata, Giulia.