Alla vigilia del ritorno alle urne per le elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale previste per la prossima primavera, il Pd mesagnese ritrova (finalmente) fiato e parola. Dopo 4 anni e mezzo di silenzio-assenzo, il partito che fu protagonista del Rinascimento mesagnese (come hanno giustamente ricordato nell’incontro tenuto ieri), si fa sentire in conferenza stampa. Cosa hanno detto? Di cosa hanno parlato i massimi responsabili del Pd mesagnese? Del problema della sicurezza in città? Delle periferie della città abbandonate? Della Xylella che ha distrutto centinaia di uliveti? Della vendita della Cantina sociale di Mesagne nel silenzio più assordante sino a 20 anni fa fiore all’occhiello dell’economia mesagnese? Delle sempre più numerose famiglie mesagnesi che non hanno reddito e sono impossibilitate a curarsi? Macché. Hanno detto che per il prossimo governo della città non intendono restare alla finestra, che sono pronti al dialogo con Matarrelli che, in soldoni significa, sono pronti ad entrare in giunta. Ma hanno precisato: nel perimetro del centrosinistra. E che problemi ci sono. In questi anni Matarrelli ha fatto un casting infinito e fantasioso imbarcando ex assessori del centrodestra, ex segretari politici e dirigenti del Pds, ex candidati in sua alternativa alle elezioni comunali, ex consiglieri comunali di sinistra, di centro e di centrodestra, ex parlamentari. Avanti c’é posto per tutti. Anche per il Pd. Immaginate se Matarrelli ha problemi. Assessori, delegati e incaricati, tutti appassionatamente insieme. Per il bene della città. Purché, però, nessuno fiati. Purché nessuno faccia domande o richieste scomode. Nessuno pensi di entrare nella prossima giunta con un po’ di coraggio. Come dire: con schiena dritta. Soltanto tappeti stesi. Con Matarrelli il “satellite” è spento. Tutti hanno i pannolini addosso, nessuno si deve permettere di criticarlo o di porgli mezzo quesito fuori dalle righe. Microfoni e interviste (ci pensano i numerosi addetti stampa), mille collegamenti, diecimila auricolari. Ma che nessuno fiati.