La discussione sulla soppressione delle Province, anzi solo di alcune di esse, mentre in altri Comuni, nei consessi democratici e nelle sedi istituzionali, risulta essere argomento di grande dibattito a difesa di un territorio già penalizzato, non trova a Mesagne alcuna voce di protesta nè di tutela di una Istituzione così storica ed importante.
Il nostro Sindaco, cosi come ha fatto per la chiusura dell’Ospedale assistendo inerte alla fine della sua storia, si ripete con la questione della soppressione della Provincia di Brindisi ed il suo accorpamento a quella di Taranto, non proferendo alcuna parola in merito.
Non gli interessa cosa ne pensano i suoi cittadini, se sono favorevoli o contrari, se vi saranno conseguenze per la nostra comunità , ma si limita a partecipare ad alcune riunioni dove i giochi sembrano già fatti. E non serve a nulla dire che i nostri parlamentari hanno votato tutti per la soppressione di alcune provincie. Questo atto è tutto da verificare ed è di sicuro ancora emendabile dato il fatto che la legge attribuisce alle Regioni la competenza ad attuare concretamente i principi generali che essa contiene.
La partita è ancora aperta ed occorre recuperare il tempo perso.
Noi non ci stiamo ad essere passivamente accorpati a Taranto, preferendo di gran lunga, anche per storia e tradizione la provincia di Lecce, e chiediamo che la classe politica, anche quella locale, si spendesse in tale direzione.
Occorre spendersi per evitare la soppressione della Provincia di Brindisi, ma se ciò non fosse evitabile, occorre, dunque, battersi per l’accorpamento a Lecce o in alternativa alla costituzione di un’unica grande provincia che includa le tre attuali, condividendo l’impegno di quelle Istituzioni e di quei Consigli comunali che ormai da tempo hanno intrapreso in tal senso un percorso di civiltà , anche se necessario ricorrendo al TAR.
Non comprendiamo le ragioni del silenzio e della indifferenza del nostro Sindaco, e non crediamo a presunti patti di potere, già saldati, sulla gestione della nascente Provincia.
Crediamo invece che occorra far sentire la propria voce partendo da una discussione in Consiglio comunale e da un confronto con i cittadini mesagnesi, predisponendo così una proposta seria e realizzabile che coinvolga tutto il tessuto sociale ed economico, che rappresenti la volontà comune e tuteli nei fatti la nostra comunità .
Questo chiediamo, questo auspichiamo.
Nella foto il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, Giuseppe Semeraro.