Dopo aver trattato in classe temi riguardanti l’ONU abbiamo atteso con ansia che si concretizzasse l’opportunità di visitare una realtà totalmente diversa da quella letta sui libri.
Noi, un gruppo di venti ragazzi della scuola media statale “Materdona-Moro” di Mesagne, insieme a due docenti accompagnatori, abbiamo avuto l’onore giovedì 14 marzo scorso di essere accolti presso la sede ONU UNGSC di Brindisi, ovvero United Nations Global Support Centre, preposta ai servizi logistici, alle telecomunicazioni, ai servizi informatici, di supporto alle attività della base. In quell’occasione abbiamo appreso che essa è l’unica nel mondo per ampiezza (450,000 m²), per importanza strategica e per sicurezza, infatti la sua posizione geografica permette un agevole accesso alle piste aeroportuali, al porto, offre inoltre ottimi collegamenti al sistema stradale e ferroviario, infine possiede una notevole affidabilità dei sistemi di comunicazione. Tutti questi elementi consentono agli operatori di pace di intervenire prontamente in situazioni di emergenza nel raggio di 5.000 km, cosicchè l’80% delle missioni attuali sono localizzate proprio in quest’area.
Durante il tragitto, entusiasti per l’insolita giornata scolastica che ci apprestavamo a trascorrere, avevamo nella mente tante domande e mai avremmo immaginato di trovare una realtà così straordinaria nel nostro territorio. Giunti a destinazione siamo stati accolti da un’assistente alla formazione, nella persona di Alessandra Marcorio che, gentilmente, ci ha fatto da guida per tutta la durata della visita. In primo luogo abbiamo assistito ad una presentazione standard sulle Nazioni Unite e sulle attività di questa base. Momento piacevolmente istruttivo, perché oltre a conoscere più da vicino tale mondo, abbiamo interagito e avuto l’opportunità di soddisfare le curiosità che un testo scritto non avrebbe potuto risolvere. Un’altra fase, particolarmente coinvolgente, è stata offerta dalla visita alla sezione strategica e ai suoi uffici, cioè il cuore della gestione effettiva delle missioni di pace. Osservare quelle apparecchiature e la solerzia, con cui gli addetti operano nelle varie situazioni, è stato veramente emozionante, così come sapere che la base di Brindisi attua le direttive impartite da New York, sede dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In conclusione noi, come protagonisti di questa giornata, siamo tornati a scuola consapevoli di aver vissuto un’esperienza a dir poco “unica”, poiché non capita tutti i giorni di fare una lezione di cittadinanza attiva direttamente sul campo.
La scuola ancora una volta si conferma come il mezzo e il luogo per tramandare alle nuove generazioni i valori fondanti la società e apre incredibili prospettive di crescita umana e professionale, parola di Einstein, il quale affermava che compito principale di essa non è trasmettere contenuti, bensì “La scuola serve a vivere”!