FRANCAVILLA FONTANA Grande partecipazione alla petizione per la legge sulla doppia preferenza “Mai più senza”. In piazza Umberto I, il comitato delle donne del centrosinistra cittadino ha raccolto alcune centinaia di firme, registrando grande interesse e partecipazione all’iniziativa. La proposta di legge prevede che in ogni lista presentata al Consiglio regionale della Puglia nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore al 50 per cento.
Inoltre se si esprimono due preferenze, queste non possono riferirsi a candidati dello stesso sesso. Dunque una proposta per realizzare concretamente le condizioni affinchè i due sessi abbiano le medesime opportunità di elezione e, come sottintende lo slogan dell’iniziativa, mai più senza la presenza femminile.
“La nostra iniziativa è oggi più che mai attuale – spiega Grazia Solazzo, promotrice del Comitato – perché proprio nel nuovo Consiglio comunale di Brindisi non è stata eletta nessuna donna. Dobbiamo lottare per raggiungere un modello sociale in cui la donna sia sostenuta come mamma, attraverso validi servizi sociali, e abbia al contempo la possibilità di dedicarsi alla politica e al lavoro”.
“Abbiamo scelto la strada della proposta di legge popolare e non quella dell’emendamento in Consiglio – ha spiegato la portavoce del Comitato, Magda Terrevoli – per riprenderci la parola e affermare che la legge ce la costruiamo noi. Raccoglieremo le firme e faremo sentire che le donne ci sono e che vogliono che ci siano politiche diverse. La legge è ricalcata su quella della Regione Campania proprio per evitare ricorsi che allungherebbero i tempi”.
Alla conferenza stampa sono intervenute le rappresentanti dei partiti e dei movimenti femminili. Da rimarcare la presenza degli uomini di “Maschile Plurale”, associazione di uomini che sono impegnati da anni in riflessioni e pratiche di ridefinizione della identità maschile, plurale e critica verso il modello patriarcale, anche in relazione positiva con il movimento delle donne e che lavoreranno per la raccolta delle firme.
La raccolta firme – con le medesime formalità dei referendum – terminerà il 2 settembre 2012, ma tutti i moduli con firme autenticate e certificate devono essere consegnati al comitato promotore entro il 31 luglio 2012. “Occorrono 15mila firme – ha detto l’assessore al Welfare Elena Gentile – ma credo che dovremo raggiungere quota 50mila. Ce la faremo perché è un’occasione di discussione con il territorio e con i cittadini. Ho già prenotato il tir per trasportarle a Bari. Per la raccolta c’è un impegno ‘sociale’ di partiti e associazioni”.
“La proposta di legge prevede che: in ogni lista per l’elezione al Consiglio regionale nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50 per cento, pena la non ammissibilità della lista, in tutti i programmi di comunicazione politica deve essere assicurata la presenza paritaria di candidate/i di entrambi i sessi, così come nei messaggi autogestiti, dove deve essere messa con pari evidenza la presenza di candidate/i di entrambi i sessi nella lista presentata dal soggetto politico che realizza il messaggio.
Inoltre, si possono esprimere uno o due voti di preferenza: se si esprimono due preferenze, queste non possono riferirsi a candidati/e dello stesso sesso. E se si esprimono due preferenze per candidate/i dello stesso sesso, la seconda preferenza è nulla. Le organizzatrici hanno ricordato che oggi sono solo tre su settanta le donne in Consiglio regionale”.