In riferimento all’articolo pubblicato su “Mesagnesera“ in data 22.6.2012 dal titolo «Disabile: “Il Comune mi chiude la porta in faccia”», l’Assessore alle Politiche e Solidarietà Sociali ing. Alessandro Pastore (nella foto), ha voluto approfondire l’accaduto ed ha verificato l’iter avviato dal Servizio Sociale Comunale nei confronti delle richieste avanzate dal sig. Cavallo Vincenzo.
Dal resoconto fornito dalle Assistenti Sociali della Porta Unica d’Accesso, che dal 10.01.2012 si occupano del Segretariato Sociale e dell’attivazione dei Servizi Integrati dell’Ambito Territoriale previsti dal Piano di Zona, è emerso che lo stesso Cavallo Vincenzo di anni 38, da tempo noto al Servizio Sociale Comunale ed ai Servizi Territoriali, affetto da disabilità congenita, da diversi anni manifesta bisogni legati ad esigenze di socializzazione ed all’impiego costruttivo del tempo libero che non riesce a soddisfare in maniera del tutto autonoma.
Le proposte di intervento praticabili a suo favore, previa condivisione di un progetto individualizzato, sono molteplici e lo stesso sig. Cavallo è stato informato delle possibili prestazioni di cui poteva usufruire, anche a titolo gratuito, sia dal Servizio Sociale Comunale sia dalle Assistenti Sociali della P.U.A. e sia dagli operatori dei servizi territoriali “Centri diurni socio-educativi e riabilitativi” presenti nel Comune di Mesagne. Ha ricevuto inoltre diverse visite domiciliari da parte delle assistenti sociali del Comune e dell’Ambito, proprio finalizzate a concordare gli interventi ed i servizi da erogare, ma non è mai stato trovato in casa.
Il sig. Cavallo è in grado di muoversi autonomamente, con l’ausilio di una carrozzella a motore, lo stesso infatti si è presentato più volte presso l’Ufficio del Comune ed è stato sempre accolto con professionalità e disponibilità, in particolare lo stesso è stato informato che per usufruire del servizio trasporto al fine di frequentare i corsi di computer svolti dalla Cooperativa Sociale Alba, nell’ambito del Progetto SAX finanziato dalla Regione Puglia, doveva effettuare l’iscrizione presso il Centro Diurno, in alternativa poteva fruire gratuitamente dell’accesso alle postazioni informatiche negli orari pomeridiani, durante i quali non essendoci corsi, non poteva essere garantito il servizio trasporto.
Il sig. Cavallo ha rifiutato di iscriversi al Centro Diurno ha riferito anche di non avere bisogno di usufruire dei servizi di assistenza domiciliare; tale diniego lo stesso lo ha espresso sia alle assistenti sociali del Comune sia agli operatori dei Centri Diurni “Villa Cavaliere” e “Pino Pagliara”.
L’Assessore Pastore, pertanto, nel valutare positivamente l’operato dell’Ufficio, intende accogliere l’interrogativo di cui si è fatto portavoce il giornalista Giuseppe Messe, e con l’intento di evitare la divulgazione delle vicende personali legate al trattamento del caso, per etica e per tutela della privacy dell’interessato, precisa che l’Ufficio non ha mai smesso di operare al fine di poter concordare con lo stesso Cavallo Vincenzo un progetto individualizzato d’intervento che meglio risponda al soddisfacimento dei suoi veri bisogni.