E’ convocata per oggi venerdi’ 14 settembre alle 11.30 al Cineporto di Lecce la conferenza stampa di presentazione del film “Cesare Mori: il prefetto di ferro” di Gianni Lepre, coprodotto da Artis edizioni digitali e rai fiction con il sostegno di Apulia film commission. Le due puntate della fiction andranno in onda, domenica 16 e lunedi’ 17, in prima serata su Raiuno. Ambientata in Sicilia negli anni 20 é stata girata interamente nel Salento dove Fabio Marini, ha curato le location e tutta l’organizzazione generale. Un ruolo è stato svolto dalla mesagnese Anna Rita Rogoli che aveva già partecipato a interpretare la “commare Spadella” nel film di Sergio Rubini “L’uomo nero”.
All’incontro interverranno il produttore Giorgio Schöttler, gli attori Adolfo Margiotta, Paolo Ricca, Antonio Serrano, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Maria Gabellone, il direttore di Apulia Film Commission Silvio Maselli, e i primi cittadini delle città coinvolte nelle riprese dal location manager Fabio Marini: Paolo Perrone, sindaco di Lecce, Antonio Fitto, sindaco di Maglie, Marcello Risi, sindaco di Nardò, e Luciano Cariddi, sindaco di Otranto. Durante l’incontro, saranno proiettate le immagini del backstage oltre a delle clip relative gli agli interpreti presenti.
“Cesare Mori: il Prefetto di Ferro”, è una vicenda che si svolge nella Sicilia dei primi del ‘900. A Gangi il Commissario Cesare Mori è a capo di una squadra speciale della Polizia che combatte con qualsiasi mezzo quelle bande di malavitosi, latitanti e mafiosi che imperversano nella regione con violenza, saccheggi, distruzione e morte. Proprio la sua azione incisiva lo porta ad ottenere una certa notorietà e fama tra i colleghi, gli stessi nemici e tra le fila dei politici italiani.
Accanto a sé ha la moglie Angelina, una donna dal carattere fragile e tormentato, ma capace di sostenerlo nella sua lotta e il piccolo Saro, il loro amatissimo figlio adottivo: con loro è capace di esprimere il suo lato più affettuoso e generoso. La sua incisiva lotta al brigantaggio e alla mafia lo porta, dopo aver ricoperto la carica di Prefetto di Bologna prima e di Trapani poi, ad essere nominato nel 1924 da Mussolini Prefetto di Palermo con poteri straordinari, attuando da quel momento una dura repressione contro la malavita e contro lo strapotere delle cosche mafiose, obiettivo che persegue fino al 1928, anno in cui viene nominato Senatore del Regno e successivamente collocato a riposo.