Le qualità del Gravina non hanno retto contro la grinta e la voglia di vincere del Mesagne. Chi ben inizia è a metà dell’opera. Si dice. Ma il campionato è lunghissimo e i tre preziosissimi punti conquistati contro il Gravina non deve indurre nessuno a pensare che il Mesagne possa tranquillamente vivere di rendita.
I fratelli Bruno e Carlo Denisi
Mister Franco Ribezzi non si esalta più di tanto. E’ soddisfatto della prova fornita dai suoi ragazzi con i quali si è congratulato. “Sicuramente. Ma la strada che ci deve portare alla salvezza è ancora lunghissima. Già giovedì nella gara infrasettimanale di Leverano ci sarà da soffrire. I leccesi hanno subito una pesante scoppola ad Altamura (4 a 0) ed avranno voglia di riscattarsi subito”.
Negli ultimi 10′ del primo tempo avremmo potuto subire il pareggio. Nel secondo tempo, invece, ci siamo sistemati meglio a centrocampo. L’ottima forma di qualche ragazzo ci ha permesso di giocare più alti e abbiamo portato in porto l’uno zero realizzato da Greco con un gran gol a conclusione di una bella azione di squadra”.
Tre punti conquistati con i denti. “Dovrà essere sempre così. La cosa più importante oggi era la mentalità. La squadra deve avere una sua identità che è quella dimostrata oggi. Noi le partite le dovremo vincere con la spada e non di fioretto. Abbiamo qualche chicca: i Denisi, Greco, Mummolo, Manolo sono ragazzi che vogliono imporsi in questo torneo.Voglio una squadra giovane dinamica bella aggressiva”.
E giovedì? “Dobbiamo giocare con la stessa determinazione e umiltà. Guai a cambiare di identità, faremmo un grosso errore. La prima giornata di campionato è poco identificativa di quello che accadrà. Oggi solo l’Altamura ha confermato di essere squadra di alta classifica. La prima giornata non fa testo. Dobbiamo continuare a lavorare con i piedi per terra. Continueremo a potenziare la squadra perchè proprio numericamente abbiamo di rinforzi, di un centrocampista ed un’altra punta che possa mettere la palla dentro. Abbiamo delle criticità che dobbiamo cercare di risolvere. Il problema è in mezzo al campo. Morleo l’ho sostituito con Camisa perché vincevamo ma fosse stato il contrario avrei avuto bisogno di ben altro”.
E’ chiaro che qualitativamente il Mesagne ha qualcosa in meno di altre squadre e questo nel corso del campionato puo’ influire,il Mesagne deve salvarsi solo con la grinta,con la corsa e tanta umiltà..una cosa è certo il Mesagne ha bisogno ancora 2-3 innesti di esperienza a centrocampo e attacco!