“Sono fermamente convinto che la comunicazione sia uno strumento fondamentale nell’agire civile, sociale, politico e amministrativo. Giornali, dibattiti pubblici, incontri informali. E poi c’è il mondo virtuale che nel social network “Facebook” sintetizza tutta la forza di una comunicazione immediata, talmente veloce da superare i tempi di una “conversazione reale”. Pur apprezzando molto le innumerevoli possibilità che, in questo senso, la contemporaneità offre, devo dire che anche io resto particolarmente colpito dalla disinvoltura con la quale un onorevole interviene nell’ambito di una questione di carattere politico, della quale probabilmente conosce poco, attraverso un social network, notoriamente soggetto a commenti di diversa natura che spesso vanno oltre il contributo in termini di dibattito. L’onorevole Toni Matarrelli, però, conosce bene le dinamiche e le reazioni che un post, candidamente pubblicato tra una canzone e l’altra, può innescare a livello cittadino e ne fa ampio utilizzo anche quando le ragioni della buona politica consiglierebbero maggiore prudenza. Una prudenza dettata dalla stessa dignità istituzionale che chiama in causa quando analizza le scuse che un primo cittadino ha sentito il dovere di rivolgere ad un consigliere. Fin troppo scontato da parte mia sottolineare quanto le cosiddette “pubbliche scuse” siano state esempio di onestà. Ma certo non sono al mio posto per dare lezioni di vita. Al contrario il mio compito è quello di difendere le istituzioni che rappresento. Per questo ritengo che se di vergogna si deve parlare, non può certamente essere riconducibile al mio approccio nel gestire rapporti istituzionali, politici e umani. Il mio invito, nei confronti di Matarrelli, è di chiarire pubblicamente quanto ha dichiarato. Almeno riporteremo su un terreno familiare per entrambi la discussione sui temi sollevati nella massima assise cittadina. Avrò anche modo di cogliere fino in fondo il senso e la portata di tale “vergogna” confidata on line”. Il sindaco Franco Scoditti (nella foto).