Un avvertimento in piena regola. E non è il primo. Durante la notte tra sabato e domenica, due colpi di fucile calibro 12 hanno mandato in frantumi i finestrini della Fiat Multipla di proprietà della madre di Cosimo Giovanni Guarini, alias Maradona, in carcere in quanto accusato di aver partecipato all’uccisione del 62enne mesagnese Giancarlo Salati, alias Menzarecchia, avvenuta il 17 giugno 2009.Â
Alcuni malviventi, probabilmente per incutere timore, hanno mandato in frantumi i due finestrini dell’utilitaria che era parcheggiata sul marciapiede, in via Bondello, dove risiede la madre di Guarini. I carabinieri hanno trovato sul posto le cartucce del fucile dal quale sono stati esplosi i colpi.
Immediatamente la signora Guarini ed i figli, particolarmente preoccupati, hanno telefonato in commissariato. L’allarme è stato raccolto invece da alcune gazzelle dei carabinieri della stazione di Mesagne che sono giunti in pochi minuti sul posto, al rione Arco Ferraro, nel tentativo di intercettare i malviventi che, però, si erano già dileguati facendo perdere le tracce. Le indagini, particolarmente difficili perché privi di elementi utili, sono condotte dai carabinieri di Mesagne. Sull’inquietante episodio sia indagando anche la Direzione distrettuale antimafia di Lecce.
Non è la prima volta che la criminalità locale prende di mira la famiglia di Maradona. Lo scorso 7 giugno i familiari udirono alcuni colpi di pistola e dei passi sul terrazzo della loro abitazione. Le indagini, però, non approdarono a nulla di concreto anche perché quella volta, come in questi giorni, nessuno del quartiere piuttosto popoloso udì quegli spari. Il dubbio è che nessuno ha voglia parlare, che tutti preferiscono chiudere le finestre nonostante il grande caldo di questi giorni. Una possibilità perché gli investigatori possano avere elementi utili per le indagini, potrebbero arrivare dalle immagini di una telecamera di videosorveglianza posizionata in via Bondello non lontana dall’abitazione della famiglia Guarini.