Giuseppe Carbonara, portavoce dei Testimoni di Geova per la Puglia e Basilicata, spiega: “Il battesimo è una scelta personale. A battezzarsi non sono i bambini ma uomini e donne, giovani e anziani. Prima di prendere questa decisione, che comporta anche grandi cambiamenti, hanno studiato la Bibbia sicuramente per molti mesi, spesso per anni”.
Maria, avvocato 55enne, dichiara: “Mi sono avvicinata allo studio della Bibbia per curiosità intellettuale e culturale, non immaginando la ricchezza di contenuti che avrei poi trovato. La Pazienza, tema del congresso di quest’anno, è una qualità introvabile nel mondo odierno ove tutti pretendono tutto e subito, spesso ignorando i prìncipi giuridici. Sapere che presto Dio ristabilirà la Giustizia secondo i suoi prìncipi mi conforta e rassicura. ”L’emozione è stata palpabile anche per le migliaia di presenti che hanno osservato i “nuovi fedeli” immergersi completamente nella piscina per il battesimo. “Avvicinarsi alla fede oggi è una scelta controcorrente, spesso coraggiosa, e la gioia dei nuovi fedeli che si sono battezzati ha avuto un notevole effetto sugli oltre 22.000 partecipanti”, conclude Giuseppe Carbonara.
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