Il più giovane “trittico della ricerca” nel Mezzogiorno viene da Mesagne, a dimostrazione di quanto sia stato sbagliato e ingiusto etichettare frettolosamente questa nostra terra come luogo senza speranza e senza futuro. Il trittico, composto da Nadia AGNELLO, Ilaria BORTONE e Alberto ARGENTIERO di 24, 25 e 26 anni (pochi di più di Melissa BASSI, perita per mano criminale) ha vinto il “Bando Smart Cities and Communities” promosso dal Ministero dell’Università (MIUR) per finanziare i progetti di giovani del Mezzogiorno con meno di 30 anni che avessero l’obiettivo di promuovere l’innovazione sociale e lo sviluppo sostenibile, garantendo servizi più efficienti e vicini alle esigenze dei cittadini nei settori salute, mobilità, tecnologie, istruzione, cultura e turismo.
Nadia, mesagnese, non era nemmeno laureata quando il bando è stato annunciato; eppure già da un anno era impegnata in una ricerca di portata internazionale sull’impiego dell’ecocardiografia come strumento alternativo alla risonanza magnetica, capace di prevedere la futura insufficienza cardiaca nei ragazzi talassemici. “Sì, è vero, mi sono laureata in Biologia a Lecce il 4 aprile, ma subito dopo mi sono immersa nella stesura del progetto di ricerca da presentare al MIUR insieme ai miei colleghi ed amici”, tiene a precisare la più giovane ragazza tra i premiati a Roma dal Ministro Profumo, che ha messo a disposizione 40 milioni di € per questi 58 giovani-prodigio di 4 regioni diverse.
Non è Nadia soltanto, in questa storia di rivincita di una città e di un’intera terra, a dimostrazione che non si tratta di un caso fortuito: infatti, il progetto di ricerca sulla biomeccanica posturale denominato “KISS-HEALTH” (Knowledge Intensive Social Services nella Salute) è stato ideato, scritto e sottomesso assieme ad altri due giovanissimi aspiranti ricercatori: Ilaria BORTONE ingegnere biomedico di Lucera, esperta in biomeccanica, protagonista di un’originale storia di emigrazione inversa da Pisa a Mesagne, ed Alberto ARGENTIERO biotecnologo di Latiano, dottorando di ricerca, già premiato sia a Barcellona con lo Young Scientist Award (Congresso Joint Diseases 2012) sia con un viaggio di studio e di networking in Missouri (USA), organizzato nel 2011 dal Club Rotary Appia Antica di Mesagne-Brindisi.
I tre vincitori stanno crescendo nell’ISBEM, Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo, che si qualifica sempre più come un vero “incubatore di talenti”, presieduto dal Prof. Alessandro DISTANTE, cardiologo mesagnese, studioso di ecocardiografia, fondatore di EUROECHO, già direttore della sezione salentina dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa che ha lasciato per far crescere qui scientificamente i giovani della sua terra natale.
In 13 anni di vita, l’ISBEM ha finanziato e sostenuto più di 50 giovani avviandoli al dottorato di ricerca e tenendo viva la fiamma del sapere, interdisciplinare e multi-istituzionale, in un contesto che nelle ultime settimane è stato immaginato come terra bruciata, criminale e senza futuro.
Il centro dell’ISBEM, ospitato dal Comune di Mesagne nell’ex convento dei Cappuccini (1503), si presenta come un Collegio/Campus/Incubatore della ricerca e della formazione che racchiude in se molte storie di dedizione di professionisti con grandi ideali.