Convention finale a Rotterdam dello studio sui prodotti ortofrutticoli di “IV Gamma” organizzato dal web magazine specialistico FreshPlaza. Gli operatori del settore hanno commentato questi primi 39 mesi di ricerca «come una delle migliori sperimentazioni del settore mai realizzate». Presentata analisi del rapporto costi/benefici per ogni innovazione introdotta dal progetto, basandosi su centinaia di interviste realizzate tra i consumatori.
All’interno dei saloni di quella che è stata una nave da crociera, la SS Rotterdam oggi adibita a centro congressi ed albergo, è stato celebrato l’evento conclusivo del progetto Quafety (felice termine nato dalla fusione tra Quality e Safety): progetto cofinanziato dall’Unione Europea e dedicato a ricerche e innovazioni introdotte nell’ambito dei prodotti ortofrutticoli di “IV Gamma”. L’evento ha chiamato a raccolta esperti, stampa specialistica, tecnici, ricercatori e stakeholder.
Alla convention hanno preso parte l’editore di FreshPlaza Pieter Boekhout, il capo redattore di FreshPlaza Sander Bruins e il managing director di Fresh Information Management Center Harrij Schmeitz, mentre la strutturazione del progetto e soprattutto i suoi esiti sono stati raccontati al pubblico e agli addetti ai lavori del responsabile scientifico di Quafety prof. Giancarlo Colelli, mesagnese, ordinario di Meccanica agraria presso il Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia. «L’esperienza non si esaurisce nella vita fisica del progetto – ha dichiarato il prof. Giancarlo Colelli – continuerà, infatti, quella che possiamo chiamare la sua vita scientifica. Attraverso attività formative e attraverso la trasmissione del notevole know how che abbiamo acquisito, che dopo oltre trentasei mesi di sperimentazioni rappresenta l’autentico valore aggiunto del progetto. La convention di Rotterdam rappresenta, quindi, un punto di approdo per tutti, per tutti quelli che hanno reso possibile questo sogno: ma non certo un traguardo, poiché Quafety svilupperà ancora la propria natura multispecialistica e multidisciplinare. Inoltre dovremo necessariamente raccogliere gli esiti di tutte le “consegne” affidate ad ogni gruppo di lavoro, ed essi saranno la base su cui impostare il seguito di questa bellissima avventura umana e scientifica».
Tra gli interventi particolarmente significativo anche quello del dott. Antonio Stasi del D.A.Re. (Distretto agroalimentare regionale) che ha sottolineato «l’importanza della ricevibilità e della sostenibilità dell’innovazione da parte delle aziende e del consumatore, soprattutto in termini di eventuali maggiori costi di processo e di acquisto». La convention è terminata con una interessante analisi del rapporto costi / benefici per ogni singola innovazione introdotta dal progetto Quafety, basandosi su centinaia di interviste realizzate tra i consumatori ed elaborando una simulazione commerciale di insalata innovativa per saggiarne l’appetibilità da parte del pubblico.
Un grande successo il progetto “Quafety”
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