Una “abbracciata collettiva” per stare vicini alle famiglie dei bambini che hanno disturbi dello spettro autistico.
L’evento “Abbracciata collettiva” nasce con lo scopo di avvicinare più persone possibili alla disabilità e in particolare all’autismo e ai disturbi mentali. L’abbracciata collettiva si terrà in tutto il territorio nazionale, nei giorni 30 e 31 marzo 2019 in occasione della giornata mondiale dell’autismo. Le città coinvolte sono: Roma, Firenze, Napoli, Milano, Foggia, Reggio Calabria, Siracusa, Brindisi, Treviso, Alessandria e Messina. L’evento consisterà in una maratona natatoria di 30 ore, dalle 7.30 del 30 marzo alle 13.30 del 31 marzo. Ogni partecipante potrà contribuire nuotando, galleggiando, stando in corsia per un minimo di 15 minuti insieme ai nostri ragazzi che svolgono durante l’anno la Terapia Multisistemica in Acqua (TMA metodo Caputo-Ippolito). Tutti i partecipanti comunicheranno il proprio nome ed i metri percorsi in vasca all’assistente bagnante. I metri percorsi in vasca rappresenteranno simbolicamente il tentativo di avvicinarsi alle problematiche delle famiglie dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Un modo per condividere con loro, una piccola parte del percorso della loro vita, un modo per “abbracciare” le loro cause finalizzate al riconoscimento dei diritti dei loro bambini speciali, spesso negati. Un segno di vicinanza e di condivisione attraverso lo sport che riesce ad abbattere le barriere e a rendere tutti uguali. In particolare il nuoto e l’attività in acqua, attraverso la TMA metodo Caputo Ippolito, offre grandi opportunità di integrazione e di rieducazione.
L’evento sarà realizzato in contemporanea nazionale in tutte le principali città d’Italia che aderiranno all’iniziativa. La somma raccolta, detratti i costi per l’organizzazione dell’evento, sarà devoluta interamente alle famiglie che hanno meno opportunità economiche, per offrirgli la possibilità di effettuare la TMA (Metodo Caputo-Ippolito) durante l’anno, così facendo si cercherà di ridurre il costo mensile chele famiglie si trovano a pagare per garantire la terapia ai propri figli.
Ogni partecipante, se ne ha conoscenza, potrà stabilire direttamente a chi devolvere il proprio contributo. Così come ogni famiglia dei nostri bambini e ragazzi speciali, potrà portare all’evento il maggior numero di partecipanti che, nuotando contribuirà a sostenere i costi della famiglia stessa.
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