(di Francesca Faggiano) Stare lontani dalla propria terra quando la si ama profondamente non è facile ed è ancora più difficile quando succede quello che ha colpito Mesagne e Brindisi sabato 19 maggio! Non è facile stare lontano.. apprendi una notizia del genere pochi minuti dopo l’accaduto e la paura è il primo sentimento che ti assale.. pensi alle persone che hai lasciato..dai parenti ai tuoi amici.. pensando poteva colpire loro!Con il passare del tempo ,leggendo tutti i possibili articoli che iniziano a girare sul web, cerchi di capire cosa è successo, comprendi che una vittima innocente di soli 16 anni è salita in cielo.. arriva la rabbia!! Mai nessuno si era permesso di toccare la scuola e noi ragazzi: mai!
Iniziano a girare le voci sui mandanti di tale scempio, per le coincidenze note si parla della Sacra corona unita, ma chi conosce questa organizzazione è consapevole che le dinamiche dell’accaduto fanno pensare a tutto tranne che sia un atto di stampo malavitoso e , purtroppo, iniziano così a parlare della nostra terra come culla della Scu, come la terra di gente malavitosa come addirittura un posto dove è difficile vivere. Riguardo ciò un pensiero che non è per niente positivo lo dedico a tutti quei giornalisti che hanno parlato in questi termini della Puglia, di Brindisi e di Mesagne non curanti che in queste terre vivono ancora quei cittadini che hanno lottato e che tuttora lottano per la proprio terra. Non sanno che chiunque può venire nelle nostre terre con la sicurezza di potervi girare senza alcun pericolo! Stare lontani ti fa sentire profondamente inerme in un momento in cui l’unione fa la forza, piu si è e più si è forti. Penso di parlare in nome di tutti quegli studenti e delle persone che sono in questi giorni lontani dalla propria casa dicendo che la nostra mente, il nostro cuore e la nostra voce per contrastare ogni forma di violenza era lì a Mesagne. Avrei voluto abbracciare i miei genitori pensando a quelli di Melissa che ora piangono questa perdita che nessuno può e deve dimenticare. Perché non si può morire così, senza colpe e con l’innocenza di chi il mondo ancora lo deve vivere.