Egregio Direttore, in riferimento al Vostro ultimo articolo riguardante il pozzetto maleodorante e portatore di eventuali problematiche ambientali e sanitarie, è doveroso comunicare ai cittadini poco attenti che lo stesso è un pozzetto di derivazione privato, ovvero probabilmente di gestione e responsabilità anche di chi ha fatto la segnalazione stessa. Sarebbe bastato, per il lettore, confrontarsi con l’Amministrazione e con i proprietari degli edifici intorno o semplicemente chiamare Aqp al numero verde e si sarebbe arrivati alla soluzione. Certo se il pozzetto è privato bisogna pagare. Anche sulla questione dell’acqua potabile che arriva nei nostri rubinetti, è bene che chi ha questi dubbi parli con gli attori interessati che possono essere il concessionario della distribuzione, le Asl competenti e l’Amministrazione pubblica altrimenti tutte le notizie rischiano di creare un allarmismo diffuso che arreca danno al buon nome della nostra Città, dei suoi residenti e di chi ci spende soldi con i propri investimenti. O lo scopo è questo?
RISPONDE IL DIRETTORE Caro Assessore, il pozzetto sarà pure privato ma l’igiene pubblica e i cattivi odori restano. Ed è compito dell’Amministrazione provvedere ad eliminare – al più presto considerata la gravità del problema – il disagio. La gestione e la responsabilità è di chi ha segnalato? Certo, ma guarda caso è anche del Comune proprietario di una struttura che – come Lei stesso scrive – versa i liquami nel pozzetto. Mi dice di confrontarsi con l’Amministrazione o chiamare l’Asl, l’Aqp, ecc. Ci provi Lei a chiamare i Vigili Urbani, gli Uffici comunali e i numeri verdi degli Enti Pubblici. Cena pagata se avrà risposta e la risoluzione del problema.
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