All’indomani della nascita del nuovo Governo e della nomina a Ministro dell’Agricoltura della signora Nunzia De Girolamo in quota al PDL, ho preso carta e penna per manifestarle le mie impressioni di cittadino, piccolo imprenditore agricolo e politico locale.
I problemi dell’agricoltura sono tanti e tali che non basterebbe certo una lettera per racchiuderli tutti. Ma ho voluto ugualmente esprimere alcune valutazione che serviranno, caso mai, a raccogliere fin da subito le problematiche connesse al settore. Problematiche che certamente le Assoociazioni di categoria sapranno esprimere meglio di chiunque altro.
Innanzi tutto ho manifestato i cambiamenti subiti dalla nostra agricoltura negli ulmini anni, passando in breve tempo, da settore trainante sia nella produzione che nella trasformazione, fino a giungere ad un pressocchè totale abbandono delle attività . Situazione aggravatasi con l’avvento del fotovoltaico, che ha visto il nostro territorio depredato e coltivato a silicio, in nome del dio denaro che ha visto offrire valutazione dei terreni oltre ogni piu rosea previsione. Chi è riuscito a vendere ha abbandonato il settore, chi è rimasto deve combattere con la crisi e con il mercato asfittico.
Poche aziende sono rimasti in gioco, me compreso, ma non so per quanto tempo ancora. Si spera che le colture autoctone di oliveti, di carciofeti, di pescheti, ma soprattutto di vigneti di qualità , possano riprendere ad essere trainanti del settore, anche grazie al lavoro di alcune cooperative di eccellenza che stanno profondendo sforzi in tale direzione, ma che da solo potrebbero non bastare.
Ma la cosa che maggiormente mi duole è che con l’intruduzione dell’IMU i terreni agricoli hanno visto la tassazione finanche quadruplicata, mettendo in ginocchio qualsiasi imprenditore e scoraggiando chiunque avesse voglia di riprendere il cammino verso la gestione, coltivazione e produzione dei terreni agricoli.
Questo colpo di grazia proprio non ci voleva e pertanto ho invitato il neo Ministro, oltre ai parlamentari locali, a mettere in campo ogni sforzo affinchè, oltre al rilancio del settore che ha ancora enormi potenzialità di sviluppo, si possa eliminare quell’odioso balzello, cosi come detto in campagna elettorale e promesso ai cittadini.
Ho concluso la mia missiva invitando il Ministro a rimanere in contatto con i cittadini e con le Associazioni di categoria, mettendosi al servizio dei territori e partecipando attivamente ed in prima persona alle iniziative e facendosi portatrice di nuove politiche di cambiamento. Nella foto Giuseppe Semeraro, capogruppo Pdl.