«Ben Hur» nella sale cinematografiche il prossimo agosto parla anche il dialetto mesagnese grazie ai fratelli Gabriele e Vittorio Magrì (nella foto) che hanno collaborato con Makinarium di Leonardo Cruciano. La Makinarium attualmente è l’azienda italiana più attiva nel campo degli effetti speciali cinematografici, televisivi e teatrali. Una bella e significativa esperienza professionale per i due fratelli mesagnesi che hanno realizzato e rifinito le scocche in vetroresina delle bighe di Ben-Hur e di Messala: un lavoro particolarmente impegnativo per i molti dettagli estetici e della robustezza delle bighe considerati gli scontri che dovevano subire sul set. «È stato un lavoro molto delicato poiché la vetroresina richiede una procedura meticolosa ed una particolare attenzione alla temperatura/umidità – hanno dichiarato alla Gazzetta del Mezzogiorno -. I tempi erano strettissimi tanto che abbiamo dovuto lavorare 11 ore e mezza al giorno in due occasioni. Il risultato finale però ci ha ripagato di tutti i sacrifici. Un giorno siamo stati perfino sul gigantesco set a Pomezia dove è stato interamente ricostruito il Circo Massimo per le scene della corsa. Abbiamo finalmente potuto vedere “recitare” le nostre bighe trainate da veri cavalli che sfrecciavano fino a 70 km orari!». Nostre? «Quando diciamo nostre intendiamo chiaramente il lavoro di almeno 50 persone – proseguono -. Per “Ben Hur” abbiamo inoltre creato molte armi finte come lance, pugnali e bastoni per le scene di combattimento». Com’è stata quest’esperienza? «L’azienda di Leonardo Cruciano ci ha stupiti per la sua altissima professionalità: bravissimi scultori, supervisori preparati e gentili, formidabili pittori e formatori, coloro che fanno gli stampi – dicono -. Ci ha colpiti anche la loro attenzione alla nostra sicurezza sul posto di lavoro e all’ambiente: infatti la vetroresina è un materiale estremamente tossico. Gran parte dei teatri e laboratori di Cinecittà sono stati impegnati nella lavorazione del film con circa 400 persone. Non era la nostra prima volta a Cinecittà, dal ’98 ad oggi sono state decine le occasioni lavorative ma non eravamo mai stati due mesi interi di seguito; ci ha fatto piacere riscoprire una certa vitalità tra gli studi e notare le diverse scolaresche giunte da tutta Europa che quotidianamente visitavano questa fabbrica dei sogni. Potevano ammirare ancora i set de “Il nome della rosa”, “Gangs of New York”, “Rome”, ecc. In quello stesso periodo, sempre con Makinarium, abbiamo realizzato alcuni effetti per il film “Zoolander 2” di Ben Stiller. Si trattava di ali meccaniche e corona indossate poi da un modello nella scena della sfilata di moda». Il fratelli Gabriele e Vittorio Magrì hanno aperto il “Museo Fantasy – Arte ed Effetti Speciali” ad Ostuni, in via Cattedrale, dove espongono gli effetti speciali realizzati nei film. Fiction, programmi televisivi ma anche le opere d’arte fantasy attraverso le quali esprimono concetti profondi e spirituali in cui la gente si immedesima completamente e si emoziona. È un museo itinerante che dopo la tappa di Mesagne 2015 (oltre 2.300 visitatori) ed Ostuni fino al 10 Luglio 2016, si sposterà a Lecce dal 13 Luglio al 10 Settembre 2016.
Il film Ben Hur con le bighe dei fratelli Magrì
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