Figlio di emigranti, Toni Matarrelli è nato 44 anni fa in Germania,
a Krefeld, paesino vicino a Dussendorf, per cui conosce
molto bene cosa significa sacrificio, rinuncia, lontano dalla
propria terra con la speranza di poter tornare un giorno al proprio
paese. Il padre Carmelo fu costretto ad emigrare per motivi
di lavoro quando aveva solo 15 anni per poter mantenere la madre e
le sorelle dopo la morte del padre. “Io sono cresciuto – dice il neo Sindaco
di Mesagne – attingendo ai valori del sacrifico. Ho imparato dei
principi che ho portato poi a Mesagne quando rientrando”.
E’ stato un testa a testa. Una vittoria al fotofinish. Tanti i messaggi di
congratulazioni. Non ha tenuto di perdere. Ma c’è stato molto equilibrio.
“Mi sono reso conto che la mia avversaria politica, Rosanna saracino
non è stata sostenuta solo dalla sua coalizione ma nel secondo turno di
ballottaggio ha avuto il sostegno del Movimento 5 Stelle e soprattutto
dalla destra, in particolare dalla Lega di Salvini.
Matarrelli ha guardato i numeri. Chi gli è vicino dice che li sa leggere molto bene. “Carmine Dimastrodonato, al primo turno candidato sindaco del centro destra e Sabrina Didonfrancesco, rappresentante a Mesagne
della Lega di Salvini, hanno dato indicazioni di voto a favore di Rosanna
Saracino, candidata della sinistra mesagnese”.
Nell’era della tecnologia resta tutto registrato. Matarrelli è in possesso
di numerosi messaggi di rappresentanti e candidati al primo turno per
questi partiti che davano ai loro elettori indicazioni precise: Votate Rosanna Saracino. E non teme smentite. Ha avuto tutti contro. “Tra l’altro
– aggiunge – lo ha fatto con una veemenza che ha rischiato di produrre
fibrillazioni anche durante la giornata delle votazioni quando si sono inventati atti di squadrismo, ecc.”.
Il segretario del Pd locale, Francesco Rogoli, si sarebbe lamentato che
uomini della sinistra pugliese e non si siano complimentati con Matarrelli
ideatore di liste di civismo per la sua vittoria contro una candidata del
Pd. “La realtà è che l’attuale classe dirigente del Pd è inadeguato, deve
crescere, che i cittadini non vanno ingannati. Si io ho messo insieme culture e storie diverse alla luce del sole. Loro hanno tentato di farlo sottobanco, con un sistema non dignitoso, sono andati a braccetto con la Lega di Salvini che io ho rifiutato categoricamente”.
Matarrelli è molto amareggiato. Hai numerosi inviati giunti in città per
avere dalla sua voce le prime dichiarazioni da neo sindaco di Mesagne,
ha rilasciato dichiarazioni distensive. Invece…”Invece – continua Matarrelli – a risultati ormai definitivi, il fratello della candidata Saracino
ha inserito su facebook un post di una gravità inaudita definendoci incoerenti, inaffidabili, tracotanti, ignoranti. Ma che senso ha ancora tanto
odio e livore. Parole pesanti che feriscono la persona. La maggioranza
dei cittadini mesagnesi secondo costui sarebbero degli ignoranti”. Ed invita
pubblicamente Rosanna Saracino a prendere le distanze da quanto
asserito dal fratello. “La città ha bisogno di un altro clima. I veleni non fanno crescere la città che adesso ha bisogno di essere governata. Da tutti. Dalla maggioranza e dall’opposizione. Come ha deciso democraticamente l’elettorato. Anzi. Dove sarà possibile, tutti insieme dovranno pensare al bene di Mesagne”. Ha ricevuto una miriade di telefonate e messaggi da politici amici di tutti gli schieramenti politici. Tra questi anche da Massimiliano Smeriglio, neo eletto al Parlamento Europeo, il numero due del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti che gli ha chiesto di incontrarlo. Da Mesagne ha ricevuto 2121 tra messaggi e telefonate. Tra questi gli ex sindaci Pd Mario Sconosciuto e Franco Scoditti “persone sagge che si sono messe a disposizione per il bene di Mesagne e mi hanno chiesto di contribuire ad un clima di pacificazione. Chi non mi chiamerà mai è Pompeo Molfetta che fu eletto sindaco perché insieme iniziammo un percorso che poi è andato male per responsabilità di tutti. Da tempo non parlo più di lui che ha avvelenato la campagna elettorale con video molto volgari ferendomi personalmente dopo essere stato venti anni al mio fianco. Un atteggiamento molto triste che va al di là della politica Di Pompeo Molfetta, che appartiene al passato, non parlerò mai più”.
Il neo Sindaco si autodefinisce un romantico. “Mi piace stare tra la gente,
sul campo, qui a Mesagne, anche se è faticosissimo perché ci sono più
responsabilità. Per chi ha passione e vuole sentirsi vivo è preferibile fare
più il Sindaco che il parlamentare. A Roma ho vissuto i peggiori cinque
anni della mia vita politica. Sia chiaro è una esperienza importante stare
in Parlamento dove si legifera. E’ l’organismo più importante anche se
oggi, come è ridotto si è chiamati solo per convertire le leggi”.
Sulla formazione della squadra di collaboratori che lo dovranno affiancare
in giunta Matarrelli non si sbilancia “Ho al mio fianco persone che
hanno una storia. La nostra maggioranza sarà forte non solo dal punto di
vista numerico ma anche politico. Rifletterò, incontrerò tutti gli uomini
e le donne che hanno partecipato alla competizione elettorale nel gruppo
inSintonia” e poi sarò io a decidere sulla base di quello che ci diremo”.
Buon viaggio Sindaco.
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