La risposta del sindaco Molfetta relativa alla interrogazione presentata dal consigliere comunale Mauro Resta riguardo il fenomeno del degrado urbano nelle zone attigue al parco Potì non è esaustiva, anzi provocatoria. Spiega il consigliere di opposizione: “Nella risposta data dal Sindaco lo stesso evidenzia come non esistono “prove documentate” di tali atti denunciati e pertanto non risulta necessario “programmare alcuna soluzione concreta”.
Mauro Resta sostiene che la sua denuncia è stata sollecitata dai residenti e “non é pura demagogia”. E aggiunge: “Forse la cosa non la tange da vicino, in realtà dal giorno della mia denuncia (10 luglio) nessun atto fattivo, come da Lei confermato è stato posto in essere da Lei e dalla sua amministrazione. Comprendo la sua necessità di dimostrare che la “nostra Mesagne” sia un orologio svizzero senza la presenza di sacche di inciviltà, ma il suo nascondersi dietro il “ non ci sono prove” è davvero avvilente. La situazione ad oggi nei pressi del parco, nonché in altre zone del paese è tragica, e Lei non aiuta il dialogo e la risoluzione dei problemi, trincerandosi dietro “il non so nulla non ho visto niente”.
Mauro Resta invita il Sindaco a fare un giro di sera tardi nei pressi del parco per verificare di persona quanto da lui evidenziato, lo invita ad ascoltare i residenti che sono stanchi di questa situazione, che non possono entrare o uscire da casa in tutta tranquillità per la presenza di bottiglie, escrementi, e gente che bivacca davanti le proprie abitazioni. “Facendo anch’io parte dell’osservatorio sulla legalità, mi permetto di osservare come l’argomento in questione, non è stato dettagliato all’ultimo incontro dello scorso 7 luglio, ma è stato oggetto di successiva richiesta verbale nei confronti dei comandanti delle tre forze dell’ordine (carabinieri, polizia, vigili urbani) da parte del sottoscritto (a fine del detto incontro), i quali si sono impegnati nel provvedere ad effettuare continui sopralluoghi per risolvere il denunciato problema. Sta di fatto – continua – che la sua risposta non risulta esaustiva, non tanto allo scrivente, ma quanto ha chi subisce il problema. Se non è possibile istituire un presidio fisso di vigili urbani, chiedo che almeno la pattuglia che Lei dice essere disponibile, sia presente nelle ore critiche, e cioè dalla 22.00-03,00, con continui passaggi, per scoraggiare quanto da me denunciato. Lei inoltre evidenzia di aver ascoltato i residenti intorno al parco Potì; sta di fatto che sono tornato più volte in zona, e gli stessi mi hanno assicurato che la situazione non è assolutamente cambiata. Pensi, quindi, ad un tavolo di concertazione con le altre forze dell’ordine per garantire in concorso con loro la tanto agognata sicurezza per i nostri cittadini. Ribadisco, quindi Sindaco, la necessità innanzi tutto di non sminuire il problema, e soprattutto di intervenire tempestivamente per garantire ai residenti la dovuta sicurezza e tranquillità”.
Mauro Resta invita il Sindaco a fare un giro di sera tardi nei pressi del parco per verificare di persona quanto da lui evidenziato, lo invita ad ascoltare i residenti che sono stanchi di questa situazione, che non possono entrare o uscire da casa in tutta tranquillità per la presenza di bottiglie, escrementi, e gente che bivacca davanti le proprie abitazioni. “Facendo anch’io parte dell’osservatorio sulla legalità, mi permetto di osservare come l’argomento in questione, non è stato dettagliato all’ultimo incontro dello scorso 7 luglio, ma è stato oggetto di successiva richiesta verbale nei confronti dei comandanti delle tre forze dell’ordine (carabinieri, polizia, vigili urbani) da parte del sottoscritto (a fine del detto incontro), i quali si sono impegnati nel provvedere ad effettuare continui sopralluoghi per risolvere il denunciato problema. Sta di fatto – continua – che la sua risposta non risulta esaustiva, non tanto allo scrivente, ma quanto ha chi subisce il problema. Se non è possibile istituire un presidio fisso di vigili urbani, chiedo che almeno la pattuglia che Lei dice essere disponibile, sia presente nelle ore critiche, e cioè dalla 22.00-03,00, con continui passaggi, per scoraggiare quanto da me denunciato. Lei inoltre evidenzia di aver ascoltato i residenti intorno al parco Potì; sta di fatto che sono tornato più volte in zona, e gli stessi mi hanno assicurato che la situazione non è assolutamente cambiata. Pensi, quindi, ad un tavolo di concertazione con le altre forze dell’ordine per garantire in concorso con loro la tanto agognata sicurezza per i nostri cittadini. Ribadisco, quindi Sindaco, la necessità innanzi tutto di non sminuire il problema, e soprattutto di intervenire tempestivamente per garantire ai residenti la dovuta sicurezza e tranquillità”.
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Mera Demagogia, nient’altro.