La giunta regionale ha approvato il terzo piano regionale delle Politiche sociali per il periodo 2013-2015. L’obiettivo è il consolidamento del sistema di welfare, che consiste nell’efficiente allocazione di oltre 129 milioni di euro entro 60 giorni dalla pubblicazione del piano. Per l’assessore regionale Elena Gentile (nella foto) “si tratta di un consolidamento necessario che passa anche attraverso un maggior grado di omogeneità tra i diversi Ambiti territoriali che, invece, hanno mostrato diverse sensibilità e diversa capacità realizzativa in questi anni appena trascorsi, ponendo concretamente anche il tema della discriminazione tra cittadini, rispetto alle effettive opportunità di accesso ad una rete integrata di interventi e servizi”.
I Comuni pugliesi associati in Ambiti territoriali sono chiamati a definire un quadro triennale di programmazione con i relativi obiettivi strategici e i principali interventi al fine di definire una programmazione unica che consenta di dare copertura all’intero sistema degli obiettivi di servizio.
Sono sei gli assi portanti della programmazione per il triennio 2013-2015: sostenere la rete dei servizi per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi; contrastare le povertà con percorsi di inclusione attiva; promuovere la cultura dell’accoglienza; sostenere la genitorialità e tutelare i diritti dei minori; promuovere l’integrazione sociosanitaria e la presa in carico integrata delle non autosufficienze; prevenire e contrastare il maltrattamento e la violenza.
A questi si aggiunge la riattivazione, a partire dall’imminente nuovo anno scolastico, dei finanziamenti regionali per le attività di integrazione scolastica e di trasporto scolastico per gli alunni disabili che frequentano le scuole medie superiori, di competenza delle Province. Viene introdotto per la prima volta il patto di partecipazione per impegnare reciprocamente i Comuni e tutte le organizzazioni del Terzo Settore e le Organizzazioni Sindacali più rappresentative in tutte le fasi di vita del Piano Sociale di Zona, il cui percorso di formazione è stato condiviso, fin dal suo esordio, con il territorio.
Conclude l’assessore Gentile: “Mai come ora gli Ambiti sono chiamati ad assicurare reali competenze attuative, unica garanzia di risposte concrete offerte alle comunità locali e alla platea dei beneficiari finali. Alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi, alle persone più fragili e a rischio di esclusione, ai nostri anziani, dobbiamo guardare sia come persone cui rivolgere attenzioni e cure, sia come opportunità per costruire comunità solidali, contesti urbani connotati da un migliore tessuto sociale e da una migliore qualità della vita”.