“Tutta un’altra storia”. E’ questo lo slogan scelto da Rosanna Saracino che ieri pomeriggio si è presentata alla città. La kermesse dell’avvocato penalista mesagnese si è tenuta nel salone di vetro del Parco Potì stracolmo di gente. Al suo fianco il candidato vice sindaco Alessandro De Nitto, il segretario politico del Partito Democratico Francesco Rogoli, Vito Lenoci per la lista “Liberti tutti” e Giovanni Galeone per la lista Mesagne Progressista. “La politica per me è spendersi per la città, significa stare accanto alla gente, in qualsiasi momento e in ogni luogo, avere grande attenzione per il territorio”. Una donna. Mesagne nella sua storia non ha mai avuto un sindaco donna. Sarebbe la prima in assoluto per la storia di questa città. Siamo appena alle prime battute. “Ma si respira una buona aria – ha detto -. Sto raccogliendo molti consensi, molto entusiasmo”. Da 23 anni svolge la professione di avvocato. Poi – dicevamo – l’ingresso in politica. “Ma no smetterò di lavorare perché i miei colleghi sono la mia seconda famiglia”. Si propone agli elettori mesagnesi con una squadra forte. Un centrosinistra nuovo, come lo slogan “Sarà tutta un’altra storia”. E aggiunge: “per dare svolta”. E a quanti nutrono sfiducia nei partiti ha detto: “Non vogliamo guardare al passato, ma avanti. Lo facciamo ripartendo dalla sinistra perché a Mesagne ci sono molti uomini e donne che credono nei valori della sinistra che sono quei valori ai quali faremo appello e sui quali sarà incentrata la nostra campagna elettorale oggi e, dal 29 maggio in poi, il governo della città”. Un compito arduo? “Certo. Ma un impegno doveroso. Mesagne è una città bellissima ma anche complicata. Oggi governare una comunità è quasi impossibile se non si hanno accanto persone spinte dalla stessa motivazione politica e dallo stesso amore per la città. Un bella squadra che ha un punto di forza: parte dalla comunione di idee e non dai nomi, dai programmi e dai progetti. La mia è una candidatura non solo rosa, ma d’innovazione”. Come dire: non è un contenitore vuoto, ma ha un ricco bagaglio d idee che “romperanno gli schemi della politica mesagnese. La gente non ne può più della politica mesagnese dove non può esprimere le proprie opinioni. La mia candidatura deve rompere questi schemi, questo modo di fare. C’è un clima di paura che è inaccettabile in una città libera. Abbiamo combattuto battaglie molto più gravi. Molti hanno dimenticato cosa ha fatto il centrosinistra negli ultimi 20 anni. Torniamo ad essere orgogliosi della nostra mesagnesità. Non siamo più la città degli anni ottanta. Il mesagnese è un popolo operoso, la città è ricca di cultura, di gente che lavora e tanto associazionismo. E, vi assicuro, sarà tutta un’altra storia”.
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